Autovelox “pizzica” auto di D’Alfonso sulla A25: multa da 1400 euro

L’Aquila. “Fedele al suo slogan “Abruzzo Veloce”, il Presidente D’Alfonso conferma che ama viaggiare ad alta velocità, almeno in autostrada, e a quanto pare potrebbe farlo a carico dei contribuenti”.

 

E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza che spiega: “L’1 agosto del 2014 il Presidente D’Alfonso è stato pizzicato dalla Stradale sull’A25 e ha ricevuto una multa per eccesso di velocità di ben 1.405 euro (importo maggiorato in quanto l’infrazione è stata commessa nel lasso di tempo tra le 22 e le 7).

 

 

Alla guida dell’auto sembra ci fosse il suo autista che stando a quanto stabilisce il Codice della strada rischierebbe anche una sospensione della patente. “Lucianovunque” ha ben pensato di presentare ricorso al Prefetto dell’Aquila che lo ha puntualmente rigettato ordinando il pagamento della sanzione, delle spese di notifica del verbale, del bollo di quietanza e delle spese di notifica dell’ordinanza. Ora mi chiedo: chi pagherà queste spese? Saranno a carico della Regione?”.

 

 

“Non contento il Presidente ha deciso di tentare il ricorso davanti al Giudice di Pace competente e in autotutela dinanzi al Prefetto di L’Aquila; per questo in data 13/01/2015 la Giunta regionale, con Delibera n. 21, ha conferito a due legali dell’Avvocatura regionale l’incarico di tutelare gli interessi dell’Amministrazione regionale (sic!!!). E’ praticamente impossibile che il Giudice di Pace possa accogliere l’istanza anche se presentata da “Big Luciano” che dovrebbe sapere come non sia consentito viaggiare ad alte velocità per motivi “istituzionali” ma anzi, visto l’alto incarico che ricopre dovrebbe tenere un comportamento più ligio”.

 

 

“Per questo presenterò una interrogazione urgente – conclude Febbo – per chiedere al Presidente della Regione chi si farà carico di tutte queste spese; con quale macchina è stata commessa l’infrazione e a che velocità procedeva. Quali fossero i motivi per cui viaggiava spedito in autostrada alle 6:40 del mattino (magari spinto dalla smania del Presidente di essere ovunque e comunque, consiglierei per la prossima volta di svegliarsi prima…sic!!!) e se la Regione prevederà un rimborso e/o risarcimento danni a beneficio dell’autista nell’eventualità incorra in una sospensione della patente”.

 

D’Alessandro: pieno diritto come cittadino di presentare ricorso
“Il Prefetto di L’Aquila ha rigettato il ricorso avverso la multa per eccesso di velocità comminata alla vettura di rappresentanza del Presidente D’Alfonso alle ore 6.40 del 1° agosto 2014 sull’autostrada A-25 poiché la Polizia della Strada ha prodotto delle controdeduzioni sulla insussistenza dello stato di necessità. In realtà ci troviamo di fronte ad una violazione posta in essere per garantire l’adempimento di un dovere istituzionale, ai sensi dell’art. 4 della legge 689/81”. Inizia così la replica del Sottosegretario alla Giunta regionale Camillo D’Alessandro al comunicato – diffuso dal consigliere regionale Mauro Febbo – in merito al ricorso contro la sanzione.
“Tale dovere istituzionale – spiega D’Alessandro – si esplicava nella necessità di partecipare ad un riunione presso il Ministero dello Sviluppo economico a Roma, prevista alle ore 8:00, per fare il punto con tutti i livelli istituzionali (il Direttore generale del Ministero dei Beni culturali e i Comuni) e poi discutere con il viceministro Claudio De Vincenti del gasdotto della Snam che dovrebbe attraversare l’Abruzzo. Questo verrà rappresentato nel ricorso che, come ogni cittadino – e quindi senza alcun privilegio – il Presidente D’Alfonso presenterà al Giudice di pace di Avezzano, competente per territorio”.
“In ogni caso – conclude D’Alessandro – qualora le sue ragioni non venissero riconosciute in sede di ricorso, legittimamente consentito ad ogni cittadino, si provvederà al pagamento dell’ammenda. Quanto al consigliere Febbo, per seguire il suo consiglio, il Presidente se la sarebbe potuta prendere comoda pernottando la sera prima in un albergo a Roma, cosa che notoriamente per la Regione ‘abruzzese’ ereditata non è consigliabile”.

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