L’Aquila. L’assessore regionale all’Ambiente, Mario Mazzocca, ha partecipato oggi ad un tavolo di lavoro presso il ministero dell’Ambiente, su convocazione del sottosegretario Silvia Velo, per avviare con le Regioni un percorso di coordinamento e gestione delle coste sul fenomeno dell’erosione marina.
Tre i punti programmatici di lavoro nei prossimi 12 mesi, nell’ambito della linea guida del ministero, quello di dare vita ad un unico progetto a tutela di due linee costiere, adriatica e tirrenica. In particolare, tra gli obiettivi programmatici ministeriali uno stato dell’arte di ogni regione per avere un quadro esaustivo della situazione costiera, una ricognizione del quadro normativo esistente e, soprattutto, delle conoscenze tecniche e scientifiche al fine di una definizione di quelle che saranno le linee guida su difesa della costa.
Esiste la disponibilità, da parte del ministero, a eventuali interventi normativi ad hoc che permettano la fattibilità del progetto, con eventuale redazione di un piano nazionale strategico di tutela della costa. Apprezzato il contributo dell’assessore, che a Lima, lo scorso dicembre, alla Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici, ha rappresentato istituzionalmente lo Stato italiano: “La Regione – è intervenuto Mazzocca – ha attivato le procedure per la redazione del Piano di adattamento sui cambiamenti climatici (Pac) regionale, la cui bozza sarà pronta entro il primo semestre dell’anno; uno strumento indispensabile sia quale ottemperenza a un obbligo normativo comunitario e sia per gli innegabili riflessi che lo stesso potrà avere sul tema del dissesto idrogeologico abruzzese”.
Mazzocca, infine, ha sottolineato l’atteggiamento dicotomico di questo Governo centrale che “da un lato istituisce, dopo anni di futili discussioni, il Parco nazionale della Costa teatina e, dall’altro, sostiene il ‘fronte delle trivelle’ in Adriatico, tanto che i perimetri di alcuni permessi di ricerca interferiscono con quello della detta area marina protetta”.