Se c’è una cosa che noi donne amiamo è il relax e la cura del nostro corpo, quale migliore argomento, allora, se non alcuni consigli per fare il pediluvio comodamente a casa propria?
Di questi tempi, infatti, anche semplicemente recarsi dall’estetista è divenuto un privilegio per pochi. Volete curare i vostri piedi? Fatelo voi stesse, a casa.
Ecco cinque consigli per il pediluvio casalingo perfetto:
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Se i vostri piedi sono stanchi e gonfi:prendete una bacinella e riempitela con dell’acqua calda, il segreto è aggiungere del sale grosso utile a drenare la vostra pelle. Per un pediluvio ancora più efficacie, fate bollire circa 100 gr di aghi di pino da aggiungere alla vostra acqua per i piedi.
- Se volete rilassarvi: l’acqua con la quale riempirete la bacinella non dovrà essere troppo calda. Aggiungervi anche due cucchiai di bicarbonato, in aggiunta a qualche goccia di olio di arancia, menta o bergamotto. Se volete rilassare anche lo spirito, acquistate della lavanda o della camomilla, tutti prodotti che trovate in vendita in farmacia o supermercato.
- Se volete regalarvi un massaggio ai piedi: immergete nell’acqua i vostri piedi per almeno 15 minuti, iniziate poi a massaggiarli roteando il piede e tirando le dita prima verso l’alto, poi verso il basso.
- Un pediluvio emolliente: volete idratare la vostra pelle? Aggiungete nella bacinella colma d’acqua anche un bicchiere o una tazza di latte: subito la vostra pelle sarà più idratata e fresca. Se cercate una soluzione più duratura, procuratevi dell’argilla e fate degli impacchi.
- Dopo il pediluvio: munitevi di taglia unghie e passate la pietra pomice sulle pellicine e sul tallone, otterrete un effetto fantastico! Idratate bene con la crema o olio naturale perché la pietra pomice toglie il primo strato di pelle, perciò c’è bisogno di molta idratazione. Infine, se avete una pallina a disposizione, fatela scorrere sotto la pianta del piede, certamente la vostra circolazione ne gioirà.
Di rimedi naturali per il pediluvio casalingo ce ne sono molti, basti, ad esempio, far affidamento ai cosiddetti “rimedi della nonna”. Voi ne conoscete altri?