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Petrolizzati (i teramani) a loro insaputa

A seguito della partecipazione al convegno del 17 gennaio dal titolo “Le verità nascoste su gas e petrolio in provincia di Teramo” organizzato a Giulianova dal Coordinamento “No Triv”, si riportano le dichiarazioni di Attilio Falchi del Gruppo M5S di Mosciano.

 

Il governo regionale continua ad assumere un comportamento colpevolmente distratto rispetto al dovere di esercitare proprie attività di competenza e controllo sulle istanze di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in Abruzzo. Il Dipartimento per l’Energia, Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche del Ministero dello Sviluppo Economico, ha chiesto alla regione, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto 2012, di emanare propri atti amministrativi di competenza (Valutazione di impatto ambientale ed espressione di atto di assenso o di intesa) relativamente ad altre quattro istanze di ricerca oltre a quella recentemente approvata denominata “Colle dei nidi”, pena la procedura d’iniziativa da parte della Presidenza del Consiglio del Ministri.

Quanto già accaduto con la prima, quindi, torna ad accadere anche per le istanze “Corropoli”, “Villa Mazzarosa”, “Villa Carbone” e “Cipressi” che, tutte insieme, coprono gran parte territorio della provincia di Teramo. Il gruppo del Movimento Cinque Stelle di Mosciano Sant’Angelo, aderente al Coordinamento nazionale “No Triv”, si associa alle critiche delle associazioni ambientaliste nei confronti del governatore Gianni Chiodi il quale, negando l’evidenza, continua a dichiarare la sua incolpevolezza rispetto al rischio di petrolizzazione dell’Abruzzo non avendo mai rilasciato alcuna autorizzazione per la ricerca o l’estrazione di idrocarburi. I quattro casi citati dimostrano che non esprimendo parere contrario alle istanze, la Regione Abruzzo ha di fatto delegato la Presidenza del Consiglio dei Ministri a prendere ogni decisione a riguardo. Anche i Consiglieri regionali di minoranza, venuti meno al loro ruolo di controllo e garanzia, sono colpevoli, con la loro inerzia, di assecondare nei fatti la petrolizzazione del nostro territorio.

E’ necessario chiudere prima possibile il lungo capitolo della cattiva gestione politica della Regione Abruzzo con l’auspicata elezione, nella prossima primavera, di una Giunta regionale in grado di varare una legge che assicuri alle comunità locali una maggiore informazione e partecipazione nei processi decisionali riguardanti l’installazione di impianti e di infrastrutture energetiche sui loro territori.

Nostro obiettivo è chiedere anche la predisposizione e l’approvazione di piani di settore necessari alla difesa e alla valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio e la riforma della S.E.N. (Strategia Energetica Nazionale) fatta approvare dai ministri Clini e Passera, due tecnici individuati dalla “casta” e non diretta espressione della volontà e degli interessi dei cittadini. La battaglia iniziata il 24 novembre 2013 a Teramo con la manifestazione “Montepulciano Si, Petrolio No”, organizzata dal M5S provinciale, continuerà nelle sedi politiche e in quelle pubbliche per impedire alla cattiva politica e alle lobbies di mortificare ed avvelenare l’Abruzzo com’è già successo per la Basilicata.

Attilio Falchi
Gruppo Movimento Cinque Stelle di Mosciano
Aderente Coordinamento nazionale “No Triv”