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Chieti, furti e atti vandalici al quartiere Levante

Nel quartiere Levante di Chieti ci sono stati furti nelle macchine parcheggiate davanti la scuola elementare, dove sono stati rotti i vetri delle automobili per rubare; ci sono stati furti in via Verdi e nei plessi residenziali vicino il centro sportivo “Don A. Carena”.

La modalità è sempre la stessa, quella di entrare negli appartamenti a volte arrampicandosi dai balconi del primo piano tramite delle macchine parcheggiate sotto i balconi, oppure forzando direttamente le porte d’ingresso degli appartamenti per i piani superiori. In Via Cilea 14, in una strada a fondo cieco, sono anche riusciti a portar via di notte una automobile di grossa cilindrata senza che nessuno se ne accorgesse. Il caso di Alessandro Carletti Orsini, è clamoroso: addirittura sono venuti a rubare nel suo appartamento sito al primo piano di Via Cilea 20, ben due volte a distanza di tre mesi l’una dall’altra, sempre in pieno giorno e sempre in orari in cui lui non era in casa. E’ bastato assentarsi per mezz’ora per trovarsi la sgradita sorpresa con contanti e oggetti di valore trafugati. Evidentemente, come ci dice anche Alessandro, probabilmente c’è qualcuno che si apposta per studiare gli spostamenti, entrare e trafugare. A tal proposito, recentemente è stata notata la presenza di strani individui, sopratutto extracomunitari che girano nel quartiere senza sapere per dove e perché. Tempo fa avevamo anche segnalato la presenza di atti vandalici e di spaccio di sostanze stupefacenti nel parco giochi del quartiere, dove grazie all’intervento (sollecitato dal Censorino Teatino) dell’Assessore all’ecologia e all’ambiente Dott. Alessandro Bevilacqua la zona è ora sorvegliata giorno e notte dalle guardie ecologiche, anche tramite l’eventuale utilizzo di telecamere. Ora la situazione è veramente di estrema emergenza, perciò ci si auspica che il quartiere torni ad essere un’isola felice non certo per la criminalità, ma per i residenti come è sempre stato. Urge che venga messo un poliziotto di quartiere.

Tratto da Il Censorino Teatino