Associazioni, cittadini e ciclisti tante sono state le proteste ma senza alcuna risposta dal Comune. Un esempio è la pista ciclabile che costeggia il fiume Pescara che parte dal Ponte di Ferro fino agli stabilimenti della FATER (non del tutto conclusa). La pista dall’inizio alla fine non ha tratti dove c’è sicurezza: immondizia sparsa, siringhe (e non solo) buttate a destra e sinistra della pista, panchine e lampioni malandati e molto altro tra cui la pericolosità dei cani randagi e delle persone malandate che frequentano la pista. La vegetazione si riprende i suoi spazi, invadendo la pista, e le discariche abbondano particolarmente verso monte.
Siamo andati di persona e abbiamo fotografato l’incuria e l’abbandono della pista ma in particolare desolata e ripetiamo pericolosa particolarmente nel tardo pomeriggio, ci meravigliamo dei cartelli “sorridi, sei sorvegliato a distanza!”. Pensiamo sia vergognoso tenere così una pista ciclabile mare-monte fondamentale di collegamento ed un peccato non mostrare la natura che ci offre il parco fluviale.
L’associazione PESCARABICI si chiese: “Ma se l’opera è stata pensata soprattutto per finalità di svago, la cura degli aspetti percettivi e di godimento non deve stare in testa all’elenco delle attività di manutenzione? Auspichiamo, pertanto, che quanto prima qualcuno si attivi e provveda a “ripulire” l’area e l’intero tracciato, con un approccio che non sia straordinario e che quindi venga strutturalmente inserito nelle attività di manutenzione ordinaria del patrimonio viario urbano.” Noi Giovani Democratici non aggiungiamo altro, rifacciamo la domanda al Sindaco in quanto aspettiamo risposte anche noi sapendo che è passato troppo tempo. Bisogna rendere la mobilità in bici comoda e conveniente con una manutenzione adeguata senza alcuna pericolosità o il cittadino è normale che preferisce la propria auto creando traffico e inquinamento urbano.
Giovani Democratici città di Pescara
{webgallery}stories/media2010/spazioailettori/pescarapisteciclabiligd{/webgallery}