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Civitella del Tronto, cittadinanza onoraria a Paolo Mieli: Il culto di Oblomov

Riguardo le affermazioni del Consigliere Comunale di Civitella del Tronto, Giuseppe Zunica, circa il conferimento della cittadinanzaonoraria al Dott. Paolo Mieli, mi riservo un piccolo commento, essendo il promotore dell’iniziativa e della Lectio Magistralis delPresidente di Rcs Libri .

Non entro in merito alla gestione degli eventi culturali da parte del Comune. Suggerisco invece, che in questo momento storico, sarebbe saggio che le forze politiche, si spendessero al richiamo di principi etici per rinsaldare i legami di pacifica convivenza civile, piuttosto che cogliere un occasione, per attuare operazioni di speculazione politica. Si rischia altrimenti che l’antico adagio dell’ “homo homini lupus”, summa delle dinamiche relazionali all’interno del microcosmo politico, divenga espressione e simbolo dell’intera comunità. Molti conosceranno Oblomov, il romanzo dello scrittore russo Gon?aròv. Nel sogno di Oblomov, splendida pagina di poesia, Gon?arov evoca una dimensione della civiltà, che lo stesso autore chiamò ” oblomovismo “: e cioè un’apatia, una pigrizia particolare, un’incapacità quasi metafisica alla “costruzione”. Non è il modello a cui riferirsi se si vuole attuare la promozione culturale di un territorio, dato che Oblomov, è l’eroe immortale della pigrizia, prodotto di una generazione viziata, inerte e priva di volontà, che non ha saputo dedicarsi a quelle riforme di cui necessitava la società. Qui il rischio è quello di svalutare un gioiello, il Borgo di Civitella del Tronto, che è patrimonio della città tutta e non del Sindaco o del suo Assessore. Nessuno trarrà beneficio “personale o di relazione” dall’avvento del Dott. Paolo Mieli, poiché il suo interesse per il borgo è esclusivamente culturale. Gli unici a beneficiarne saranno i cittadini. (Dott.ssa Greta Salve)