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Giulianova è in vendita?

Dopo il “gioiellino” della scomoda vendita di un terreno comunale affidata più comodamente a 38 cittadini in buona fede, sorteggiati dalla onnipresente Demos del prof. Di Marco, dal cilindro del sindaco schizza un ennesimo “gioiellino” – come Mastromauro usa definire le sue presunte originalità – la vendita dell’Ospizio Marino, della Colonia Enam e, nientedimeno, della scuola De Amicis in Piazza Libertà. Per nostra fortuna è stato dimenticato il Kursaal, almeno per ora.

L’idea geniale si chiama “albergo diffuso”. Stando a quanto riferisce su un quotidiano del mattino il primo violino del Sindaco, il presunto benefattore sarebbe un costruttore italo-venezuelano tanto innamorato di Giulianova da telefonare da Caracas, tutte le domeniche, per chiedere “c’ha fattë lu Gigljë?” Non solo, ma colpito dallo stato di abbandono dell’Ospizio Marino e della Colonia Enam avrebbe pensato ad un eventuale acquisto all’asta dei due stabili situati, guarda caso, in posizione invidiabile al centro del litorale giuliese. Grazie allo stesso quotidiano apprendiamo che intanto “la scelta sarebbe caduta sulla maestosa scuola De Amicis, uno degli edifici imponenti e di valore storico della città”.
La bella pensata viene attribuita al nuovo presidente del Giulianova Calcio, Adriano Mattucci: sensibile al calcio giuliese, dopo esserlo stato per quello aquilano, l’imprenditore in città esplica la sua attività nel campo dell’edilizia, specificamente nel settore termoidraulico.
Poiché è diffuso convincimento a Giulianova che la scuola De Amicis potrebbe ospitare prestigiosamente la sede del Comune, conferendo ai giardini antistanti la nuova denominazione di “Piazza Municipio”, sorprende non poco la frettolosa disponibilità del sindaco Mastromauro. Il quale, semmai, potrebbe proporre al costruttore d’oltreoceano l’attuale sede municipale in Corso Garibaldi: per comprensibili ragioni che non sfuggono a nessuno, non all’asta, ma a prezzo di mercato.
Con parte del ricavato del centralissimo e storico edificio si potrebbero, oltretutto, affrontare le spese per la futura destinazione del nuovo Municipio. Ed ai bambini della scuola destinare una sede circondata di parco verde per le ovvie necessità di movimento dei bambini della De Amicis, colpevolmente dimenticati sino ad oggi.

 

Eden Cibej