Oggi dopo oltre 40 anni dalla posa della prima pietra, l’immobile, con a disposizione quattro ettari di terreno, in contrada Feudo di Ripa Teatina, è obsoleto e da più parti ne viene chiesta la demolizione dopo che le amministrazioni sanitarie hanno speso oltre cinque milioni di euro per 4 mila metri quadrati coperti. Una storia di sperperi con un finale davvero a sorpresa in cui i tempi dicono tutto. A tal proposito, ecco la cronostoria di quanto avvenuto che si può apprendere dal quotidiano “Il Centro” del 6 giugno 2010:
“nel 1973 inizia la costruzione dell’immobile, mentre le competenze passano dalle Province a Regione e Usl. Tutto procede per alcuni anni: ci sono i miliardi della sanità per i nuovi ospedali. Quello di Ripa sarà una Rsa per anziani, non una Rsa qualsiasi ma una all’avanguardia: solo tre piani, luce e aria buona, un sito silenzioso e gradevole con tanto spazio verde. Poi nel 1978 la ditta costruttrice di Vasto fallisce, tutto si blocca. Nel 1980 si pensa di cambiare progetto, si allestiscono più ipotesi: sarà una residenza per l’alta riabilitazione, o forse un centro per la medicina sportiva, o ancora, sarà un immobile che potrà essere destinato alla facoltà di medicina dell’università d’Annunzio. I lavori ripartono, arrivano altri soldi, ma ecco che anche la seconda ditta, questa volta di Pescara, fallisce”.
“Il tempo passa, negli anni novanta l’allora amministrazione di Ripa chiede alla Proger di capire lo stato della struttura, si esegue un sopralluogo e si capisce che qualcosa non è stato fatto a regola d’arte, anzi bisogna fare subito almeno su una parte del’immobile, dei lavori di consolidamento. Arrivano le grandi travi di acciaio che ingabbiano la struttura (nuova in cemento) per evitare che già crolli. Ma siamo solo all’ingresso dell’ospedale, per il resto si escogita un’idea: la Asl lanci un project financing. Se c’è un privato si faccia avanti, avrà 20 posti letto più altri 40 in gestione, ma deve completarsi l’ospedale.”
“Ma quale privato può accollarsi una struttura senza collaudo e inagibile? Anzi già pericolosa? La Regione reinterviene mettendo sul piatto un milione 755 mila euro, ma nessuno si fa vivo. Gli anni passano, la struttura lentamente è invasa dai rovi. Le amministrazioni a Ripa cambiano, dal Ppi arriva il centrodestra e l’Udc del sindaco Petrucci, che rilancia il problema. La zona è ora di espansione edilizia, la sua giunta comunale non pensa a delle case ma un polo scolastico, però bisogna cancellare l’ospedale”
Così, si arriva alla clamorosa decisione nei primi di giugno del 2010: struttura da demolire e 5 milioni di soldi pubblici buttati nel water; ma, non finisce qui, il Comune, nonostante gli anni passati, non ha ancora impiegato i soldi necessari ( 300 mila euro circa), per la demolizione e tutto è ancora desolatamente abbandonato ed in rovina. Anche la Asl, oltre tre anni fa, ha annunciato al Sindaco di Ripa dell’epoca che avrebbe presentato un esposto alla Corte dei conti per accertare le responsabilità dello sperpero di pubblico denaro con richiesta dei danni e risarcimento a favore della Asl di Chieti. Una causa però che forse sarà lunga altri 40 anni; intanto tutto rimarrà in sospeso e il tempo sbiadirà i ricordi e la possibilità di fare chiarezza su quali eventuali interessi diversi da quelli della collettività ci sono dietro lo sperpero di pubblico denaro per realizzare l’ennesimo “scatolone vuoto”, una “cattedrale nel deserto” che giace in rovine e che probabilmente non sarà mai utilizzata. Sull’ospedale “fantasma” di Ripa, è notizia dell’ultima ora che forse verrà trasformato in un centro di accoglienza per malati psichiatrici, ma, la struttura è fatiscente, non è completata e dopo i tanti soldi buttati al vento, ora ce ne vorranno altri per rimetterla in sesto e renderla agibile. E chi paga? Pertanto, i cittadini di Ripa Teatina che hanno contattato il “Censorino Teatino”, stufi delle parole, vogliono finalmente dei fatti e che sia presa una decisione definitiva sul futuro dell’ospedale “fantasma” di Ripa, perché come si dice “le chiacchiere se le porte lu vente”.
segnalazione del blog www.censorinoteatino.blogspot.it