Sulmona. “La nostra montagna continua a bruciare, da Schiavi di Abruzzo (180 ettari di territorio) al Monte Morrone – Sulmona, con i poveri operatori volontari abbandonati a loro stessi e senza mezzi”: è quanto dichiara in una nota il deputato Fabrizio Di Stefano (Fi) annunciando che presenterà un’interrogazione per sapere “perché i mezzi un tempo a disposizione del Corpo Forestale dello Stato, per fronteggiare questa emergenza, oggi risultino fermi”.
“La legge Madia, con la riforma del Corpo Forestale annesso all’Arma dei Carabinieri, con gli ex forestali privati di compiti attivi – prosegue il deputato di Forza Italia- è stata un’altra delle ‘iatture’ con cui un centro sinistra incompetente, con la promessa sbandierata di ammodernare lo Stato, di fatto ha disarticolato e smontato quelle parti che erano fondamentali per la loro funzione”.
“L’abrogazione del Corpo forestale, con le competenze che lo stesso ha assunto nell’Arma dei Carabinieri, ha di fatto reso inefficiente una macchina che prima lo era. I danni di questa riforma oggi sono sotto gli occhi di tutti, i mezzi che prima intervenivano efficientemente oggi sono fermi nei garage e negli hangar e le nostre montagne continuano a bruciare davanti ai nostri volontari che inermi affrontano il disastro”.