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Abruzzo, vertenza Dayco: Melilla chiede al Governo un tavolo di confronto

Chieti. Il Deputato Art.1 Mdp Melilla, attraverso un’interrogazione, ha chiesto al Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda la convocazione urgente al MISE di un tavolo di confronto tra la Dayco Europe e le rappresentanze sindacali Cgil, Cisl e Uil onde garantire corrette relazioni industriali e l’informazione sui piani produttivi e di sviluppo in grado di sostenere i livelli di occupazione, alla presenza anche della Regione Abruzzo che da tempo segue con preoccupazione gli sviluppi della situazione sindacale e occupazionale.

La Dayco Europe è un’azienda multinazionale operante nel settore dell’ automotive, principalmente produce cinghie di trasmissione, e negli stabilimenti di Chieti e Manoppello occupa circa 600 dipendenti.

Da più di un anno si sono fortemente deteriorati i rapporti tra azienda e sindacati, interrotti del tutto dall’estate del 2016 a marzo 2017, tanto che nell’aprile 2016 sei delegati aziendali (RSU) hanno ricevuto un procedimento sanzionatorio con sospensione cautelativa poi annullato dal Giudice del Lavoro di Chieti nel gennaio 2017.

Da anni mancano seri investimenti nel campo della ricerca e dello sviluppo, settore fondamentale per garantire la competitività dei prodotti e dunque evitare il ridimensionamento se non la chiusura degli stabilimenti.

Nonostante le insistenti richieste di FIlctem Cgil, Flerica Cisl e Uiltec Uil – conclude Melilla – l’azienda si ostina a non fornire un piano industriale su strategie, investimenti, programmi produttivi e carichi di lavoro venendo meno a quanto previsto dal Contratto collettivo nazionale e ingenerando, in questo modo, forti preoccupazioni circa il futuro degli stabilimenti e degli occupati.