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Parco Gran Sasso, Febbo e Sospiri: ‘Piano illegittimo se non condiviso’

L’Aquila. “Nutriamo forti dubbi e motivate perplessità circa la ratifica del Piano del Parco Gran Sasso e Monti della Laga per cui è nostra intenzione capire come è stato risolto il problema dell’approvazione con gli altri due Consigli regionali competenti ossia Lazio e Marche e conoscere com’è strutturata e composta la delibera che verrà portata in assise regionale martedì prossimo per l’approvazione poiché siamo di fronte ad un documento di mero indirizzo e non ad un nuovo strumento di pianificazione.

Infatti durante i lavori in Commissione ci siamo astenuti nell’approvarlo ed in aula, dopo puntuale approfondimento e studio, ci riserviamo di approvarlo”.

Questo il commento del Presidente della Commissione Vigilanza Mauro Febbo ed il capogruppo regionale Lorenzo Sospiri circa la Dgr del 6 giugno n.298/C avente per oggetto l’approvazione del Piano del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga.

“Non credo – spiegano Febbo e Sospiri – che si possa fare un’approvazione a pezzi visto che parliamo di un Parco interregionale. Quindi è nostra intenzione capire se parliamo di un atto amministrativo per poi passare tutta la palla al Ministero che procede successivamente alla vera e propria ratifica definitiva.

Sarà anche nostra premura chiedere all’Ufficio Legale del consiglio un parere circa la Dgr in questione visto che non vedo atti che determinano la propria legittimità legale. A questo problema sull’iter dell’approvazione si aggiunge un secondo e fondamentale problema.

Infatti ricordo che per approvare un nuovo Piano bisogna raggiungere l’intesa con i singoli Comuni ricadenti in quell’aria. Tutti i verbali delle intese raggiunte sulle osservazioni con le singole amministrazioni che devono necessariamente ed esclusivamente essere inerenti questioni di pertinenza locale senza intaccare nessuna normativa vigente.

Diversamente se una solo intesa, tra l’Ente Parco e un singolo Comune, implica qualche norma che riguarda l’intero assetto del Piano, conseguentemente si va ad incidere anche sulle amministrazioni laziali e marchigiane creando un pasticcio enorme.

Quindi la Regione Abruzzo come ha potuto fare l’intesa sulle osservazioni se non ha interessato anche le altre due regioni del Parco? Detto questo va chiarito come procedere sull’approvazione di questo Piano poiché deve essere approvato necessariamente anche dai rispettivi consigli regionali di Lazio e Marche.

L’Abruzzo approva per il proprio territorio di competenza e non può di certo ratificare anche per le altre due Regioni. Quindi chiediamo se con la Dgr n.298/C ci troviamo di fronte solo ad un atto propedeutico dell’approvazione definitiva che farà successivamente il Ministero dell’Ambiente?

Come deve essere identificato questo Piano approvato in seconda Commissione per poi essere approvato martedì prossimo in Consiglio regionale visto che non può essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale? Cos’è e come si svilupperà quest’atto?

Perciò – concludono Febbo e Sospiri – è nostro interesse capire e leggere il contenuto, la struttura e la formulazione dell’atto deliberativo che verrà portato in Consiglio perché non vorremmo trovarci di fronte ad un’altra presa in giro e pasticcio di questo governo regionale.

Oggi quindi non abbiamo nessuna approvazione poiché non può essere né pubblicato in nessuna Gazzetta né adottato se non dopo l’approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente. Pertanto invitiamo la maggioranza a spiegarci bene cosa si sta approvando visto che abbiamo il dovere di essere chiari e corretti con gli abruzzesi”.