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Abruzzo, formazione bagnini: Bracco sollecita investimenti

Pescara. “Maggiori investimenti per la sicurezza delle zone costiere d’Abruzzo al fine di assicurare un adeguato numero di bagnini correttamente formati”.

Il Consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco plaude all’iniziativa ‘Spiagge sicure, spiagge libere’ del Comune chietino di San Salvo e annuncia che si farà promotore di ogni iniziativa volta al potenziamento della sicurezza del litorale adriatico in modo da garantire la giusta tranquillità alle migliaia di turisti che ogni estate visitano la nostra Regione e che spesso però, non conoscendo il mare, mettono a rischio l’incolumità propria e quella di chi li soccorre.

“Come ha spiegato alla stampa il sindaco Tiziana Magnacca – afferma Bracco – in soli dieci giorni cinque persone hanno rischiato di annegare mentre un’altra ha perso la vita nei pressi del porto turistico. Come confermato dalla Protezione Civile Valtrigno e dalla Capitaneria di Porto, fondamentale è stato l’apporto dei bagnini, tutti molto giovani ma non per questo poco professionali.

Il mio apprezzamento va a questi ragazzi per il coraggio di cui sono stati protagonisti. Mi unisco a loro – prosegue l’esponente di Sinistra Italiana – nel lanciare un forte appello anche ai bagnanti affinché non si lancino in salvataggi improvvisati mettendo a rischio non sono la vita propria ma anche quella di chi, con l’opportuna e giusta preparazione, tenta di salvare delle persone”.

“Il numero dei bagnini va incrementato in misura rilevante – riferisce il Consigliere – La costa Sud della nostra regione è un tesoro che col passare degli anni è sempre più apprezzato anche dal turismo, tassello basilare per l’economia in loco.

In una quantità significativa di casi, i Comuni stanno affrontando con le sole proprie forze i costi delle iniziative allo scopo di proteggere i bagnanti e per questo motivo è giunto il momento che la Regione si faccia carico della questione. Nell’Abruzzo settentrionale, lo scorso anno, si è purtroppo verificato un episodio in cui una bimba ha perso la vita annegando in mare.

La tragedia accadde a Pineto, nel Teramano e quell’episodio scosse fortemente la comunità locale. Va bene la segnaletica e le campagne di sensibilizzazione avviate tramite l’ottimo lavoro della Guardia costiera ma la strada maestra non può che essere quella di investire denaro in modo tale che ci sia più personale adeguatamente formato sulle spiagge sia pubbliche sia a gestione privata. La sicurezza dei bagnanti – conclude Leandro Bracco – è infatti un elemento imprescindibile che deve avere sempre e comunque la precedenza su tutto”.