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Teramo, emergenza rifiuti, Marconi: La Provincia ha poteri limitati

Teramo. “Per quanto riguarda la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, la Provincia non ha alcuna competenza né nella determinazione né, tantomeno, nella somministrazione di sanzioni”. Così l’assessore provinciale all’Ambiente e all’energia, Francesco Marconi replica al consigliere regionale Claudio Ruffini e precisa che “la determinazione e il controllo della tariffa spetta all’Autorità d’ambito, nel nostro caso l’AdaTe: organismo dove siedono tutti i Comuni”.

La Provincia, fino a quando non le verranno “riconsegnate” le deleghe ha poteri limitati: autorizzatori, di controllo ambientale, di monitoraggio e gestione dati e anche per questo le quattro Province abruzzesi, con un’azione congiunta, hanno chiesto alla Regione la restituzione delle deleghe sui rifiuti e sull’acqua.

E’ evidente, secondo Marconi, che “il principale problema rimane la mancanza di un impianto di smaltimento provinciale, circostanza che fa lievitare i costi, ma siamo di fronte a due questioni diverse. Come è chiaramente emerso in questi ultimi mesi, in molti casi le amministrazioni locali non hanno destinato al pagamento dello smaltimento le tasse introitate dai cittadini con la crescita di un debito consistente nei confronti delle società di servizi. E’ ovvio che anche questo ha contribuito a far lievitare i costi di gestione così come l’assenza di un sistema integrato dei rifiuti che prevede anche il centro di trasferimento e il trattamento: in discarica deve finire solo una parte residuale”

A questo proposito, l’Assessore sottolinea che “il piano triennale di risanamento ambientale è stata un’occasione persa visto che i Consorzi, dove siedono i Comuni, hanno rimandato indietro svariati milioni di finanziamento destinati proprio a queste azioni senza la realizzazione delle quali, questo territorio, non riuscirà a superare quel gap tecnologico e logistico che rende molto costoso la gestione e lo smaltimento dei rifiuti”.

“Una cosa è certa” conclude Marconi: “si tratta di questioni annose e certo, attualmente, la Provincia può fare ben poco proprio perchè le competenze non sono più nostre: una scelta compiuta da chi oggi ci tira continuamente in ballo per la risoluzione di ogni problema e che governava quando questi nodi si sono intrecciati. Una cosa possiamo farla e la stiamo facendo con molto impegno: un lavoro politico sulla Regione affinchè quei fondi persi del Piano triennale vengano riassegnati a questo territorio in maniera da essere finalmente utilizzati per recuperare il tempo perso”.