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Cirsu e la sua corsa contro il tempo: occhi puntati sulla data del 10 agosto

Non oltre il 10 agosto. Questo il termine che la Regione ha dato al Cirsu per rendere effettivo il passaggio al consorzio pubblico del pacchetto di minoranza di Sogesa, oggi nelle mani di Abruzzo Igiene Ambiente. E’ stato questo l’esito dell’incontro che giovedì scorso si è svolto presso gli uffici del Servizio Rifiuti di Pescara. E stavolta il termine pare di quelli perentori.

Di fronte all’emergenza discariche cui l’Abruzzo potrebbe andare incontro a partire dai primi mesi del 2012, la Regione ha infatti posto una dead line, il 10 agosto per l’appunto, oltre la quale per le due società di Grasciano, oggi nel bel mezzo del risiko dei rifiuti regionale, si prospetterebbe il commissariamento. Nel caso di accordo, i restanti venti giorni di agosto dovranno poi essere usati dal consorzio per presentare il cronoprogramma dei lavori del nuovo invaso. Questo quanto fatto capire nel corso della riunione dal dirigente regionale Franco Gerardini, come anticipato nei giorni scorsi da Cityrumors. Se infatti entro la prima decade di agosto Cirsu e Sogesa non avranno risolto le loro grane societarie sarebbe la Regione a farsi direttamente carico dei lavori per la partenza di Grasciano 2, la nuova discarica della provincia di Teramo e forse, quantomeno di quelle dimensioni, dell’intero Abruzzo.

Firmato infatti l’accordo di massima con AIA, Cirsu si trova ora a dover concretizzare il tutto, evitando possibili sabbie mobili. L’intesa raggiunta sui due milioni e mezzo di euro dovrà passare dai consigli comunali dei sei comuni soci, e devono definirsi nel dettaglio le modalità di pagamento del consorzio alla società in cui la Deco della famiglia Di Zio è capofila. In una vicenda dove possenti sono gli interessi sia politici sia economici, Cirsu in queste ora è alle prese con l’analisi (la due diligence) dei costi e dei benefici dell’accordo che dovrà poi essere presentata ai comuni. Termine ultimo il dieci agosto, quando un notaio dovrà aver firmato il passaggio delle quote di Sogesa da AIA al consorzio pubblico. Una corsa contro il tempo, neanche tanto piccola, finita la quale il Cirsu potrebbe presentarsi come player regionale dei rifiuti oppure nella sostanza non esistere più.