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Cirsu: la gestione dei rifiuti all’Ada di Rando Angellucci?

Notaresco. “Il sindaco di Morro D’Oro vuole screditare Sogesa”. E’ questo il commento dell’amministratore delegato della società partecipata di Cirsu Giovanni Marchetti, dopo la decisione del primo cittadino Mario De Sanctis di affidare i servizi dei rifiuti per la cittadina alla Mantini srl.

Morro D’Oro era stata la prima cittadina a decidere di uscire totalmente dal circuito Cirsu, e Cityrumors ne aveva dato notizia la settimana passata. Molto alta la differenza tra le offerte di Sogesa e quella della ditta che si è vista affidare il servizio, poco meno di 18 mila euro la prima contro i circa ottomila euro chiesti dalla ditta che si è vista affidare il servizio. “Il capitolato con cui il sindaco ha vagliato le offerte prevedeva la metà dei servizi che Sogesa attualmente svolge, mentre la mia società ha basato la sua offerta sui servizi completi – ha affermato Marchetti – ma Sogesa non è stata invitata in base a quel capitolato”. “Quanto accaduto è gravissimo, da terzo mondo, ed è stata una mossa per screditare Sogesa”, ha proseguito l’ad. Prosegue dunque la battaglia per la questione affidamenti dopo il parere del garante della concorrenza che il 16 marzo scorso aveva dichiarato decaduti tutti i contratti tra comuni e Cirsu e tra questo e la sua partecipata. Una situazione molto delicata, che vede in ballo oltre al futuro degli operai di Sogesa, anche alcuni equilibri politici provinciali e grandi appalti pubblici. Una questione in cui potrebbe entrare a questo punto in scena anche l’Autorità d’Ambito di Rando Angelini. A sollecitare l’intervento dell’AdA era stata proprio l’Authority. E nei prossimi giorni Angelini manderà a Roma la propria risposta, che dovrà essere vagliata anche dall’assemblea dell’autorità d’ambito sui rifiuti e che rischia di creare uno scossone non da poco. Nella sua risposta l’AdA fa sapere che, anche alla luce di quanto affermato dal Garante, spetterebbero a lei tutte le decisioni sugli affidamenti, presenti e futuri, e per i primi la soluzione sarebbe quella del riaffidamento agli attuali gestori in attesa della gara unica che dovrà riguardare tutta la provincia. Fuori gioco in questa partita che la politica non ha mai fatto mistero di voler gestire e in cui sono in ballo milioni di euro sarebbero dunque i comuni, quantomeno presi singolarmente, e i vari consorzi. Una piccola rivoluzione, che secondo alcune voci non dispiacerebbe a Sogesa, e che sarebbe un unicum in tutto l’Abruzzo, con un AdA che da Cenerentola diverrebbe regina a tutti gli effetti.