Ortona. Il Tribunale Amministrativo Regionale, con la sentenza n.246 dello scorso 8 aprile, ha rigettato il ricorso che voleva impedire la riattivazione dell’impianto della S.M.I. – Società Meridionale Inerti – localizzato in contrada Taverna Nuova del Comune di Ortona per la raccolta di inerti in matrice cementizia contenenti amianto. La sentenza indica che Il procedimento seguito per l’autorizzazione dell’impianto S.M.I. sarebbe perfettamente valido e legittimo, per il quale la Legge Regionale sulla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti inerenti contenti amianto n.36/2010 non si applica all’impianto della S.M.I.
Inoltre lo studio epidemiologico eseguito dalla S.M.I. per la Valutazione di Impatto Ambientale è ritenuto sufficiente ai fini dell’autorizzazione dell’impianto. Pertanto, la pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale afferma e ribadisce l’opportunità di mantenere attivo l’impianto S.M.I. per consentire una pronta e sollecita bonifica del territorio regionale Abruzzese da manufatti contenenti amianto come da Piano Regionale di smaltimento amianto approvato dalla Regione Abruzzo nel 2007.
In una nota la S.M.I. ribadisce la funzione sociale di questo genere di impianto di smaltimento e rende noto che:
1. La gestione sarà all’insegna della più totale trasparenza attraverso il controllo degli enti preposti e della comunità interessata.
2. Sarà dato incarico di monitoraggio ad un prestigioso centro di ricerca nazionale in materia ambientale e epidemiologica.
3. Contribuirà a eliminare le discariche abusive di amianto, presenti numerose nel territorio circostante, a titolo gratuito.
4. Provvederà allo smaltimento gratuito dell’amianto dai luoghi pubblici del Comune di Ortona frequentati da giovani e bambini, in primis le scuole e le strutture sportive.
5. Provvederà a stipulare convenzioni con le aziende produttrici di vino del territorio ortonese per lo smaltimento delle coperture in amianto presenti.
La S.M.I. ribadisce in “una società seria che opera da sempre nell’ambito della legalità e della trasparenza e ha come obiettivo primario la realizzazione di un impianto a 5 stelle che non arrechi problemi alle colture e agli abitanti della contrada e che liberi l’Abruzzo da pericolose discariche abusive di amianto e da manufatti pubblici e privati contenenti amianto”.
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