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Manifestazione FN, Acerbo: ‘la mia protesta è una questione democratica non ideologica’

La polemica riguardo le commemorazioni dei bombardamenti del ’43 investe direttamente la Redazione di Cityrumors: si esprime critico Maurizio Acerbo, membro della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista, rispetto a “la maniera con cui avete (qui l’articolo in questione) presentato la mia protesta nei confronti della Questura di Pescara che ha autorizzato l’iniziativa di Forza Nuova in occasione dell’anniversario di uno dei bombardamenti della città di Pescara”, come scrive in una nota a noi inviata.

L’ex consigliere comunale e regionale crede “che sia sintomo dei tempi che viviamo il fatto che voi presentate un argomentato comunicato di un antifascista come risorgere i vecchi scontri ideologici tra rossi e neri”.

Di seguito, la nota nella sua interezza.

Cara redazione di City Rumors,

vi ringrazio per lo spazio che dedicate solitamente ai miei comunicati.

Mi consentirete da lettore di esprimere una critica alla maniera con cui avete presentato la mia protesta nei confronti della Questura di Pescara che ha autorizzato l’iniziativa di Forza Nuova in occasione dell’anniversario di uno dei bombardamenti della città di Pescara.
Credo che sia sintomo dei tempi che viviamo il fatto che voi presentate un argomentato comunicato di un antifascista come risorgere i vecchi scontri ideologici tra “rossi e neri”.
E’ vero che l’antifascismo e la Resistenza videro i “rossi” (comunisti, socialisti, giellisti, anarchici) di gran lunga protagonisti principali prima come vittime dei tribunali e delle violenze squadriste, poi come combattenti per la liberazione. Ma l’antifascismo non è solo questione dei “rossi”, dovrebbe essere il valore condiviso su cui si basa la nostra vita democratica essendo il cardine della Costituzione nata dalla Resistenza con il concorso di tutte le culture e gli orientamenti politici (comunisti, socialisti, liberali, cattolici).
Lo “scontro” dunque non dovrebbe essere solo tra “rossi” e “neri” ma semmai coinvolgere tutti i democratici.
Quello con il fascismo non mi apre neanche che sia un “vecchio scontro ideologico” dato che in tutta Europa si assiste al risorgere di ideologie e formazioni politiche razziste, xenofobe e persino apertamente nazifasciste che riescono a raccogliere anche quote di consenso nei ceti popolari.

Probabilmente il questore che ha autorizzato la manifestazione ha ragionato proprio pensando che ormai non è poi così grave che quelli di Forza Nuova vadano a deporre una corona davanti alla lapide che ricorda le vittime dei bombardamenti.

Io credo invece – e spero di non essere il solo – che la battaglia culturale e politica su certi valori rimanga attualissima e che dentro la crisi economica se si perde la memoria storica i mostri del passato possono ritrovare in giovani che magari si pensano ribelli (accadde anche negli anni ’20 e ’30) nuovi interpreti.

Non sono neanche uno che pensa che il problema principale sia rappresentato da queste Sturmtruppen composte tra l’altro da giovani anche idealisti (sebbene l’ideale sia alquanto aberrante) quanto le politiche dei governi europei che creano uno spazio oggettivo al diffondersi di questi fenomeni.

Non si tratta per me di rimettersi a fare a botte come negli anni ’70 ma di richiamare le istituzioni al rispetto dei compiti che la Costituzione assegna loro e la comunità intera alla riflessione sulla nostra storia.

Qualsiasi democratico che si riconosce nella Costituzione non può che convenire sul fatto che quella “cerimonia” non andava autorizzata.

Maurizio Acerbo