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Cirsu scarica i Comuni: incertezza per la raccolta rifiuti e futuro operai Sogesa

Uno stallo innaturale. Potrebbe paradossalmente riassumersi così la giornata appena trascorsa per Cirsu e Sogesa, una delle più intense nella pur travagliata storia recente del consorzio. Dopo la riunione di ieri sera, nella quale Cirsu aveva svincolato i comuni soci per ciò che riguarda la raccolta mettendo di fatto un punto interrogativo sul futuro di Sogesa, stamane Sogesa ha passato la mano. Si è infatti risolto con un nulla di fatto l’incontro fissato tra la partecipata del Cirsu e i sindacati per discutere della cassa integrazione per gli operai comunicata qualche giorno fa. Alle 14 non era ancora arrivata nessuna ordinanza da parte dei sindaci del consorzio che affidasse a ditte esterne la pulizia delle cittadine. Al momento, dunque, totale incertezza sul futuro di Sogesa e dei suoi 130 operai.

Ieri sera, in una riunione in cui era palpabile il nervosismo del sindaco di Giulianova nei confronti di Andrea Ziruolo, i vertici del consorzio avevano comunicato ai soci che il Cirsu non era più in grado di garantire i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti. Un liberi tutti valido per almeno sei mesi, nei quali il Cirsu avrebbe provveduto a rimettere in sesto gli impianti di Grasciano e nei quali avrebbe trovato un nuovo socio privato, mentre i sindaci sarebbero stati liberi di individuare ditte esterne per garantire la pulizia delle loro cittadine. Una presa d’atto, quella di Cirsu seguita alla proposta di Ziruolo, che nel corso dell’incontro aveva proposto ai vari sindaci il pagamento dei crediti che il consorzio vanta nei confronti dei comuni, una cifra monstre di poco più di sei milioni e mezzo di euro (ad oggi i due comuni più indebitati col consorzio sono Giulianova e Roseto, rispettivamente con 2,5 e 2,1 milioni di euro). Appello caduto nel vuoto.

Nella mattinata i vari comuni hanno iniziato a preparare le ordinanze. Ovviamente nel pomeriggio ancora non pervenute a Sogesa. Di fronte a questa incertezza si è risolto con una fumata nera l’incontro tra sindacati e Sogesa per discutere del futuro occupazionale dei 130 dipendenti della società, che ancora non vedono lo stipendio di febbraio. Ma la sensazione tra vari addetti ai lavori è che si tratti della quiete prima della tempesta. Mentre la Regione ha avviato un procedimento che potrebbe portare alla sospensione del permesso per la discarica di Grasciano 2, mentre si attende la risposta di Sogesa di fronte alla presa di posizione di Cirsu, l’intenzione dei sindacati è quella di chiedere al prefetto di Teramo un incontro a stretto giro che veda attorno ad un tavolo tutti i protagonisti della vicenda, cioè Cirsu, Sogesa e comuni soci.