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Qualità della vita, in Abruzzo si vive meglio in provincia di Teramo. Male Pescara

Si chiude l’anno solare e puntuale arriva la classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle 110 province italiane, tenendo conto dei servizi offerti alle collettività, condizioni delle strade, conservazione e manutenzione degli spazi verdi, con 36 indicatori in sei aree tematiche.

A differenza di come accade di solito nella lettura della classifica, questa volta abbiamo voluto dare un taglio calcistico alle posizioni delle 4 province abruzzesi, un modo diverso di commentare una graduatoria che comunque apre a dibattiti, discussioni, riflessioni. Teramo comanda in Abruzzo. Settantunesima posizione. Appena sotto metà classifica.

Nel gergo calcistico sarebbe nella colonna di destra, cioè tra quelle formazioni, in questo caso città, senza infamia e senza lode. Ma c’è anche un aspetto positivo per Teramo. Ha guadagnato una posizione rispetto ad un anno fa e stacca di una piazza Chieti. Derby dunque alla città guidata dal sindaco Maurizio Brucchi. Perché Chieti è rimasta stabile. Discorso a parte per le altre due province abruzzesi.

Partiamo da Pescara. Se la Pescara calcistica è in piena zona play off in Serie B con possibilità di centrare il salto di qualità con la promozione in Serie A al termine della stagione, la Pescara urbana è a rischio play out: ottantesimo posto in classifica. Il dato comunque ha una chiave di lettura positiva. Perché? Semplice: Pescara ha guadagnato ben 5 posizioni rispetto all’anno precedente.

Insomma, se l’andamento dovesse essere confermato anche nel 2016, il centro adriatico dovrebbe lentamente risalire la china lasciando agli altri la maglia nera delle città invivibili. Arriviamo all’Aquila. La città del sindaco Massimo Cialente non se la passa bene, ma sicuramente sta meglio della Pescara urbana.

In Lega Pro i rossoblù sono ai margini della zona play out e con il processo Dirty Soccer che pende come una spada di Damocle. Per quanto riguarda la qualità della vita settantasettesimo posto con uno scivolamento di ben 7 posizione e il rischio di essere risucchiata ancora dietro e sorpassata il prossimo anno da Pescara.

Particolarmente significativi, tra i vari dati, quelli sull’ordine pubblico. Su questo fronte il primato regionale lo conserva L’Aquila, 36° posto, stabile rispetto al 2014. Chieti perde ben 23 posizioni rispetto allo scorso anno e precipita al 56° posto. Idem per Teramo, che ne perde 21 e scende al 59° posto. Pescara resta tra le peggiori d’Italia, al 100° posto su 110 province, in piena zona retrocessione per ciò che concerne la sicurezza. Un ultimo dato: il titolo va ad una città del nord, Bolzano, per il quinto anno consecutivo. Ultimo posto per Reggio Calabria.