Alba Adriatica, raccolta dell’umido: la protesta

Un lettore, non residente, proprietario di una casa in via Garibaldi ad Alba Adriatica ci ha inviato una nota per
esprimere delle critiche sul sistema di raccolta dei rifuti.

 

 
Volevo criticare l’assurda ed incivile modalità di gestione della POLISERVICE riguardo la nettezza urbana.

Il modo allucinante di come è gestita, la cadenza dei prelievi non fa altro che favorire l’abbandono coatto dei sacchetti dell’umido nei più disparati angoli della città.

Mi spiego meglio secondo chi ha deciso la periodicità del ritiro dell’umido nel periodo invernale è sufficiente due volte a settimana, Lunedì e Sabato.

Probabilmente queste persone pranzano e cenano sempre al ristorante, al contrario di un semplice un cittadino, che se il lunedì a pranzo mangia del pesce deve tenere i residui organici del pasto in casa fino al sabato mattina.

Ovviamente gli esempi possono essere molteplici, per non parlare dei non residenti come il sottoscritto, costretti quando partono a lasciare i sacchetti in strada anche 2 o 3 giorni prima di coincidere con il ritiro.

Anni fa esisteva un centro di raccolta ad Alba, ma naturalmente è stato immediatamente tolto.

Ora l’unico centro è a S. Omero apre solo il mercoledì pom. per due ore si può utilizzare solo 4 volte l’anno, questo significa che per un non residente coincidere con questo orario è come fare 13 al totocalcio.

Ovviamente il costo del servizio al contrario lievita ogni anno.

Non ci lamentiamo poi se le persone fuggono da Alba Adriatica (EX SPIAGGIA D’ORO) per posti più civili tipo Grottammare, cove la raccolta dell’umido è giornaliera. (lettera firmata)

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