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Bimbo guarito da tumore al cervello con protonterapia?

Un miglioramento a dir poco “miracoloso”. Così i genitori del piccolo Ashya King, il bambino britannico di 5 anni malato di tumore al cervello, hanno definito il suo recupero dopo che è stato sottoposto alla protonterapia nella Repubblica Ceca, terapia che le autorità del Regno Unito volevano fermare. “Ha giustificato tutto quello che abbiamo vissuto, perché le cose stanno funzionando”, ha detto il padre del bambino, Brett King, al ‘Sun’.

I King erano stati arrestati, ma poi rilasciati, per avere portato via Ashya dall’ospedale di Southampton, contro le indicazioni dei medici, fuggendo fino in Spagna, perché gli era stato detto che la protonterapia non era disponibile con il Servizio Sanitario Nazionale della Gran Bretagna (Nhs).

“Se lo avessimo lasciato all’Nhs non penso che sarebbe sopravvissuto. Gli abbiamo salvato la vita”, ha affermato il padre. “E’ un miracolo – ha aggiuntoda parte sua la madre del bambino, Naghmeh King – al quale non avremmo mai pensato di assistere”.

PROTONTERAPIA

La protonterapia (o terapia protonica) è un tipo di adroterapia (radioterapia che fa ricorso a adroni) che utilizza un fascio di protoni per irradiare un tessuto biologico malato, spesso nel trattamento dei tumori.

Il vantaggio principale della terapia protonica è la capacità di localizzare più precisamente il dosaggio delle radiazioni ionizzanti rispetto ad altri tipi di radioterapia esterna. Tuttavia non vi sono ancora prove del tutto certe se questo costituisce un vantaggio globale rispetto ad altri trattamenti meno costosi.

PROTONTERAPIA: I CENTRI IN ITALIA

In Italia viene utilizzata questo trattamento che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin punta ad inserire nei Livelli essenziali di assistenza (LEA), ovvero le cure garantite dal Servizio sanitario nazionale. Sono il Centro pubblico di Trento, il Centro nazionale di adroterapia oncologica (Cnao) di Pavia, che ha trattato finora 500 pazienti e utilizza protoni in piccola percentuale mentre fa largo uso di ioni carbonio, e l’INFN di Catania, dove si interviene sui soli tumori oculari.

IL PARERE DEGLI STUDIOSI

Non tutti sarebbe d’accordo sugli effetti ‘miracolosi’ della protonterapia, Bisogna però dire che dal primo centro sperimentale, realizzato in America nel 1980, oggi sono 40 le strutture che sperimentano questa tipologia di adroterapia. Per alcuni i grandi ostacoli della protonterapia sono la mancanza di una vasta gamma di prove scientifiche (anche se negli ultimi anni stanno aumentando in fretta) e l’elevato costo economico della strumentazione e dei trattamenti.

In Italia il Ministro Lorenzin potrebbe inserirla nei Livelli essenziali di assistenza (LEA) già a partire dalla prossima estate.