Pensioni, ora fanno lo sconto di 3 anni e mezzo sull’età: i fortunati

In arrivo alcune novità sull’età di pensionamento in Italia. Ecco in cosa consiste lo sconto e chi saranno i fortunati. 

Sono molti i lavoratori italiani ancora in attesa di conoscere l’età in cui andranno in pensione. Per tanti si tratta di un traguardo quasi impossibile da raggiungere in breve termine, un miraggio ancora lontano. I dati rilevati negli ultimi anni, hanno fotografato un settore lavorativo caratterizzato da carriere precarie, discontinue e spesso intermittenti.

Pensioni, ora fanno lo sconto di 3 anni e mezzo
Pensioni in Italia: arriva lo sconto di tre anni e mezzo – Abruzzo.cityrumors.it

Non solo, l’allungamento delle aspettative di vita, il progressivo invecchiamento della popolazione e l’evoluzione del mercato del lavoro, hanno generato nuove sfide sempre più complesse e pressanti per la sostenibilità finanziaria del sistema. A causa della situazione attuale, l’INPS ha recentemente provveduto ad alcune modifiche sull’erogazione delle pensioni. 

Negli ultimi mesi, si sono susseguiti numerosi interventi da parte del Governo sul settore pensionistico, atti a migliorare l’attuale condizione in cui vige il settore. Tra le ultime novità, spicca indubbiamente l’aumento del mese di agosto introdotto per una ricca percentuale di pensionati italiani.

Pensioni ed età: nuovo sconto in arrivo per alcuni fortunati

Nel vasto contesto delle pensioni in Italia, l’Ape sociale rimane uno dei temi più discussi tra i lavoratori. Acronimo di Anticipo pensionistico sociale, la misura è stata introdotta per aiutare determinate categorie di lavoratori in condizioni di particolare svantaggio economico, ad accedere alla pensione in anticipo rispetto all’età prevista.

Pensioni ed età sconto in arrivo per alcuni fortunati 
Pensioni: 43 mesi di sconto sull’età per alcuni pensionati – Abruzzo.cityrumors.it

La prestazione permette ai beneficiari di terminare il servizio a 63 anni e 5 mesi, a fronte di almeno 30 anni di contributi versati.

Tuttavia, l’Ape sociale non prevede il diritto all’erogazione di una tredicesima o alla ricezione di altri assegni familiari. Al raggiungimento dell’età pensionabile ordinaria, inoltre, la prestazione verrà annullata e sostituita con la pensione di vecchiaia. L’importo massimo dell’Ape sociale non può superare i 1500 euro lordi al mese, indipendentemente dal reddito pensionistico effettivo che il lavoratore maturerà in futuro.

La misura è pensata per i disoccupati che hanno terminato il periodo di indennità di disoccupazione (Naspi) senza trovare una nuova occupazione, per i caregiver che da almeno sei mesi si occupano di un parente disabile convivente e per gli invalidi civili, con una percentuale di invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%.

I lavoratori con mansioni gravose che hanno maturato almeno 36 anni di contribuiti, terminano la lista dei “fortunati” che potranno accedere alla prestazione dell’Ape sociale nei prossimi mesi.

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