Teramo, Iachini “blocca” il Pef e mette in vendita la concessione dello stadio. Il sindaco: “Attento a non finire in fuorigioco” VIDEO

Franco Iachini mette in vendita la concessione dello stadio, di cui è gestore con la società “Soleia”, oltre a minacciare di adire le vie legali contro il Comune di Teramo.

Questo per presunte lungaggini, come ha denunciato questa mattina l’imprenditore in conferenza, da parte dell’amministrazione comunale nell’avanzamento del Pef, di cui tempo fa Iachini ha proposto un aggiornamento rispetto al vecchio documento già esistente. Proprio al consiglio comunale, l’ex presidente del Teramo, ora socio di minoranza del club, ha rivolto un attacco frontale.

“Ho deciso di rinunciare al Pef, i tempi dell’amministrazione non combaciano con quelli dell’imprenditore – ha detto – Il consiglio comunale che avrebbe dovuto approvarlo si è tenuto sei mesi fa, si chiese in quel momento, opportunamente o meno, un approfondimento del piano. Da quel giorno ha atteso un passo avanti e solo ieri pomeriggio, esattamente un anno dopo la presentazione del Pef al Comune, ho ricevuto il parere dell’avvocatura comunale che non ho letto e ho girato direttamente ai miei legali. A questo punto la strada è tracciata, non escludo di adire le vie legali nei confronti del Comune per i ritardi. La verità è che Iachini sta tentando di investire sullo stadio dopo aver pagato il subentro alla concessione e con la Soleia abbiamo atteso si decidesse di un riequilibrio finanziario di una gestione che non c’è stata. Si concretizzerebbe con un investimento di dieci milioni di euro, rimuovendo uno status quo che per quindici anni ha disatteso quanto stabilito dalla concessione e che le amministrazioni comunali dal 2008 al 2019 hanno avallato, omettendo controlli e verifiche ogni tre anni. Oggi Soleia che vuole contribuire, prevedendo occupazione, salvaguardo il bene, amministrazione e intero consiglio comunale girano le spalle all’imprenditore locale. Questo Pef non è attuabile da questa amministrazione: questa giunta a parole manifesta buone intenzioni, ma non fa nulla. Non si può lavorare a Teramo, è un’amara considerazione. Da imprenditore non posso che condannare questo indecisionismo, da cittadino sono preoccupato da questo atteggiamento. Le imprese fuggono, nemmeno tanto lontano”.

E ancora: “Soleia gestirà ovviamente per altri 15 anni in virtù dell’acquisto, tireremo il freno a mano come la precedente gestione che ha lasciato nell’oblio lo stadio. Senza l’aggiornamento del Pef anche la Teramo Calcio ne subirà un danno, perché prevedeva una riduzione del costo di affitto dello stadio. Se decidessi di restituire il bene, e chiudo con un quesito, il Comune saprebbe gestirlo un impianto che costa 500mila euro all’anno? Sicuramente no, visto che danno in gestione privata anche altri impianti sportivi”.

Iachini ha poi concluso dicendo che “la concessione dello stadio è in vendita, lo avevo detto in risposta ad alcuni opinionisti. A loro chiedo che avete fatto voi nella vita? La storia parla, io ho fatto, ora mi fermo. Che vadano avanti altri, torno alle cose che so fare”.

Alle sue parole ha risposto poi il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, sottolineando che il dialogo con il gestore andrà avanti e che lo stesso potrà proporre controdeduzioni al parere dell’avvocatura comunale.

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