Una brutta Tombesi: sconfitta senza appello a Lucrezia

Buldog sempre in controllo della partita, avanti fino all’8-2. Nel finale, i gialloverdi rendono meno pesante il passivo, fino all’8-5 conclusivo. Alessio Tombesi: «Pessima figura, che questa società non merita. Oggi ha vinto chi correva di più e ci ha messo più voglia»

Lucrezia. La Tombesi incassa la prima sconfitta stagionale nella prima trasferta giocata in campionato. A Lucrezia, il Buldog ha messo sin da subito la partita sul binario giusto, portandosi sul 3-0 dopo appena undici minuti, grazie alle reti di Girardi (4.36) e alla doppietta di Gonzalez (5.14 e 11.16). Gli ospiti hanno a quel punto prodotto la prima e forse unica vera reazione della partita, portandosi sul 2-3 con le reti di Bordignon (15.56) e Silveira (17.02). Ma ancor prima dell’intervallo, i padroni di casa hanno ristabilito una distanza di sicurezza, grazie alla rete del 4-2 di Girardi. Nel secondo tempo, la Tombesi non è riuscita a cambiare il volto della partita, andando anzi, se possibile, ancora più in difficolta. Dopo il 5-2, ancora a firma di Girardi (6.08), i gialloverdi hanno tentato la strada del portiere di movimento, ma sono stati ripetutamente colpiti dai palloni recuperati dal Buldog, che hanno fruttato altrettante reti a porta vuota. Gonzalez (10.04), Girardi (11.45) e Paludo (12.47) hanno fissato il risultato su un irreale 8-2. Le reti di Silveira (13.56, doppietta) e di Bordignon (17.04 e 19.45, tripletta) hanno solo reso meno pesante lo score finale, senza cancellare però la pessima prestazione della Tombesi e la vittoria strameritata del Buldog.

«Facendo le debite proporzioni, mi è sembrato di rivivere la partita di due anni fa, quando perdemmo 7-0 a Cassano nei playoff. La stessa spiacevole sensazione, la stessa pessima figura, tant’è vero che sull’8-2 me ne sono andato. Io sono disposto a perdere, fa parte del gioco, ma non così, non in questo modo. Questa società non merita spettacoli simili, soprattutto in un periodo di crisi generale come questo, in cui per portare avanti una realtà come la Tombesi facciamo tutti sacrifici. Prima della partita ho parlato con il mio “collega”, il presidente del Buldog, e in base alle sue parole, facendo un rapido calcolo, la sua squadra costa un quinto della nostra. In campo però non vanno gli ingaggi, ma i giocatori, e ciò che si è visto oggi è inammissibile. Io non so se sia un problema di condizione fisica, di organizzazione in campo o se ci siano altri fattori, so solo che i nostri avversari arrivavano sistematicamente prima di noi sul pallone, che correvano di più e che, soprattutto, c’era una differenza incredibile di atteggiamento e di voglia in campo. Tutti hanno le loro responsabilità, nessuno escluso. Come ho già detto in altre occasioni, da quest’anno alla Tombesi la musica è cambiata, non sono più disposto a regalare soldi a nessuno. Il primo dicembre si riaprirà il mercato e faremo le nostre valutazioni».

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