Tiri liberi fatali: una buona Esa Italia Chieti perde al supplementare (84-79)

Cento. Partite come quella del PalaSavena vengono decise dai dettagli quando l’equilibrio regna sovrano. E la Tramec Cento, nonostante percentuali scarse (4/28 da tre), la spunta al supplementare mostrando assoluta tranquillità ai liberi: il 15/16 a cronometro fermo (solo Leonzio 10/10) decreta la sconfitta per gli uomini di coach Coen che per oltre 33’ hanno condotto la gara. Un break avversario negli ultimi minuti dei regolamentari ha dato l’impressione che la partita fosse in ghiaccio per i centesi ma Rezzano, con una tripla pesante, e Stanic dalla lunetta hanno prolungato il match all’overtime. La stanchezza psico-fisica, dovuta anche al supplementare di mercoledì sera con Faenza, ha pesato sulla tenuta dei teatini, che comunque hanno mostrato evidenti passi in avanti sul piano del gioco.

Si disputa sotto le plance gran parte del gioco nel primo periodo, attraverso il duello Rossi-Ponziani: il capitano centese si assume diverse responsabilità offensive (6 punti e 3 rimbalzi) ma viene contrastato molto bene dal numero “14” teatino che lo carica di due falli, costringendolo alla panchina, e che confeziona un 3/3 da due con 5 carambole. La Tramec litiga con il canestro dalla linea dei 6,75, complice soprattutto una buonissima lettura difensiva di coach Coen che toglie agli avversari una delle principali fonti di punti, rappresentata da Leonzio e Fallucca. Dall’altra parte l’Esa Italia, invece, pesca alcuni jolly dall’arco (3/5), compreso l’ultima bomba a fil di sirena di Ruggiero che porta avanti Chieti (17-20).

La caratura fisica e tecnica degli avversari costringe i teatini ad una difesa tenace e al limite del fallo. Se questo permette di mantenere il prolifico attacco della Tramec Cento sotto i 30 punti (26-28 al 18’), dall’altro non riesce ad impedire che alcuni giocatori siano gravati da troppi falli: purtroppo proprio sotto canestro Ba (4 falli) e Ponziani (3) sono quelli più esposti ed il loro minutaggio viene centellinato da Coen. Da una situazione d’emergenza come questa, Chieti sembra uscirne rinvigorita attraverso un quintetto più equilibrato con Sanna da “4” e Rezzano da “5” al punto che disorienta la compagine emiliana. Infatti, nonostante si siano sbloccati dal perimetro, i padroni di casa continuano a tirare male da tre (2/13) e faticano a penetrare al ferro con la stessa semplicità dei primi minuti. Ruggiero (15) continua a dimostrarsi di un livello superiore rendendo oro tutto ciò che passa tra le sue mani: sono suoi gli ultimi cinque punti del quarto. Ma il peso specifico delle sue tre triple è immane rapportato al momento della gara nel quale sono giunte (32-37).

Sulla falsa riga dei primi 20’, le due compagini si affrontano in egual modo anche dopo la pausa lunga. La scelta dello staff tecnico teatino di continuare a cavalcare l’onda con il quintetto “piccolo” paga in termini di rendimento sebbene sotto le plance Rossi resti ancora il pericolo numero uno. L’Esa Italia gira meglio e soffre meno in difesa: ostruendo le principali vie di passaggio, Stanic e compagni costringono Cento a diverse forzature dall’arco in una serata fino a questo momento nera per loro al tiro (2/20). Purtroppo in attacco non riescono a concretizzare quanto sperato e, quantunque sul parquet mostrino una maggiore gestione del gioco, il gap resta comunque minino (44-48).

La stanchezza sopraggiunge per l’Esa Italia Chieti nel momento più delicato. Saltano gli schemi per entrambe le squadre le quali si lasciano guidare dalle soluzioni personali dei veterani. Purtroppo per i teatini, la manovra offensiva inizia a farsi più complessa con i canestri che non arrivano più tanto facilmente. Vitale e Rossi alzano la propria intensità e permettono a Cento di mettere la testa avanti per la prima volta dopo il primo tempo. Soprattutto Lele Rossi sale in cattedra nel momento decisivo, chiudendo con due giochi da tre punti e con una pesante stoppata ai danni di Stanic. Ma quando sembrava tutto ormai deciso, Rezzano piazza una tripla di vitale importanza con un minuto sul cronometro ancora da giocare (66-63). La Benedetto XIV si lascia cogliere impreparata e due falli di Vitale mandano Stanic in lunetta: con un 3/4 dalla linea della carità e con 10’’ sul tabellone la gara torna in perfetto equilibrio. Leonzio sbaglia il tiro decisivo: sarò overtime! (66-66).

Vitale prova a farsi perdonare aprendo il supplementare con una bomba fondamentale dall’arco, mentre Chieti continua ad affidarsi a Stanic mandato ripetutamente in lunetta dagli avversari. Dopo aver dovuto rinunciare a Sanna nell’ultimo quarto, coach Coen perde per falli anche Ponziani, Ba e Meluzzi. La Tramec Cento sfrutta al meglio l’occasione e piazza con Leonzio un break importante a cronometro fermo (10/10 dalla lunetta), ulteriormente migliorato dal 4/4 di Fallucca. Alla fine saranno 15/16 per i padroni di casa solo nel supplementare mentre Chieti chiude solo con il 56% dalla linea della carità (84-79).

Parziali: 17-20; 15-17 (32-37); 12-11 (44-48); 22-18 (66-66); 18-13 (84-79)

Tramec Cento: Rossi 24 (9/12, 6/9 tl), Ranuzzi 14 (5/5, 1/3, 1/2 tl), Moreno 14 (4/6, 2/8), Fallucca 6 (1/3, 4/4 tl), Paesano 1 (1/2 tl), Leonzio 16 (3/9, 10/10 tl), Vitale 7 (2/3, 1/3), Morici 2 (1/4), Manzi NE, Venturoli NE, Roncarati NE. Coach Mecacci.

Rimbalzi O/D 47, 12+35 (Rossi 13), tiri da due 25/43 (58%), tiri da tre 4/28 (14%), tiri liberi 22/27 (81%).

Esa Italia Chieti: Ruggiero 29 (5/9, 5/10, 4/7 tl), Rezzano 9 (2/5, 1/6, 2/2 tl), Stanic 19 (4/11, 1/3, 8/14 tl), Sanna 11 (1/4, 3/4), Gialloreto, Ba, Raicevic, Mijatovic NE, Meluzzi 3 (1/1, 1/2 tl), Ponziani 8 (4/9). Coach Coen, Ass. Coach Perricci, Ass. Coach Cinquegrana.

Impostazioni privacy