Pescara: prima vittoria contro il Pordenone

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Balzano (81’ Ciofani), Scognamiglio, Campagnaro, Masciangelo; Palmiero, Memushaj, Machin (65’ Kastanos); Galano, Tumminello (77’ Brunori), Di Grazia. In panchina. Kastrati, Del Grosso, Bettella, Zappa, Busellato, Bruno, Inglesson, Cisco, Brunori, Maniero. Allenatore: Luciano Zauri

Pordenone (4-3-1-2): Bindi, Almici, Barison, Bassoli, De Agostini; Burrai, Gavazzi (76’ Pasa), Pobega; Chiaretti; Monachello (58’ Strizzolo), Ciurria (76’ Candellone). In panchina: Di Gregorio, Jurczak, Camporese, Semenzato, Stefani, Vogliacco, Zanon, Cotali, Zammarini. Allenatore: Attilio Tesser

Reti: 4’ e Galano (rig), 11’ Gavazzi, 46’ Chiaretti (rig), 71’ Tumminello, 95′ Palmiero

Arbitro: Giovanni Ayroldi di Molfetta (Soricaro-Perrotti/Fourneau)

Ammoniti: Scognamiglio, Barison, Tumminello, Memushaj, Chiaretti

La prima all’Adriatico per cercare di dimenticare subito la sconfitta di Salerno e mettere i primi punti in cascina: Zauri, contro il Pordenone, recupera Scognamiglio in difesa con Campagnaro e schiera il tridente Galano-Tumminello-Di Grazia, e fa esordire dal primo minuto Palmiero in mediana. Tesser, di contro, sceglie Chiaretti alle Spalle di Ciurria e dell’ex Monachello.

Subito in vantaggio il Delfino, già al 4’ con Galano, che si guadagna un penalty al primo affondo, spalleggiato da Di Grazia, e lo trasforma dal dischetto 1-0. Gli ospiti rispondono già all’11’ e ristabiliscono il pari con Gavazzi: Pobega si accentra dalla sinistra e serve in orizzontale il compagno che si accorre e mette dentro, nonostante Fiorillo riesca a sfiorare la palla con un piede. 1-1. La tenzone si protrae, per tutti i primi 45’, con Almici e Pobega che sfiorano la traversa una volta ciascuno. Poi, a un istante dall’intervallo, un altro rigore: stavolta è il Pordenone che si giova di un fallo di mano di Scognamiglio e Chiaretti, dal dischetto, realizza l’1-2.

Zauri torna in campo confermando tutti e trova ragione da parte di Galano, che al 49’ recupera il pari: inserimento da destra su invito di Memushaj, puntina da calcetto e Bindi trafitto sul primo palo. 2-2. I biancazzurri prendono coraggio e al 52’ Tumminello, deviando in area piccola la conclusione dal limite di Masciangelo, la mette a una spanna dalla traversa. Altrettanto vicino al palo va, al 60’, Pobega con un sinistro di controbalzo dal limite che lascia Fiorillo sorpreso e di gesso. La gara si accende, il Pescara è in partita e al 63’ reclama un altro rigore: colpo di testa di Tumminello in area piccola, la palla colpisce il braccio di un difensore ma Ayroldi giudica il braccio aderente al corpo. Zauri alza i giri facendo esordire Kastanos al posto di Machin. Un ingresso che si fa sentire al 71’: contropiede di Di Grazia chiuso dal traversone basso proprio di Kastanos, De Agostini sbaglia il tempo e la tocca per Tumminello, che la deve solo girare in porta per il 3-2. I neroverdi non mollano e 4 minuti dopo creano una mischia interminabile a due metri da Fiorillo, Pobega ne esce con un destro radente che manca il palo ancora una volta di pochissimo. Tesser cerca di riprenderla con Strizzolo, Pasa e Candellone nell’ultimo quarto d’ora, ma sono i cambi di Zauri a tenere ancora banco: Ciofani la crossa all’86’ e Brunori la incorna dal dischetto, ma Bindi riesce a tuffarsi e a smanacciarla via dall’angolino basso. Ben 6 i minuti di recupero e sono buoni per gli abruzzesi per chiudere definitivamente il match: mischia sulla destra dell’area, Palmiero la sbroglia con un interno destro da 5 metri che si insacca sotto la traversa. 4-2 finale.

A dispetto del primo, un secondo tempo magistrale del Pescara: dimostrazione dei grandi margini di miglioramento per Zauri, che debutta alla grande all’Adriatico!

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