Pescara in ritardo: all’Adriatico vince la Salernitana

Pescara (4-3-2-1): Fiorillo; Zappa; Drudi, Scognamiglio, Masciangelo; Palmiero (57’ Bocic), Memushaj, Busellato (9’ Kastanos); Machin, Galano (88′ Borrelli); Maniero. In panchina: Kastrati, Del Grosso, Bettella, Bruno, Crecco, Melegoni, Di Grazia. Allenatore: Luciano Zauri

Salernitana (3-5-2): Micai; Lopez, Migliorini, Jaroszynski; Lombardi (92′ Hertaux), Maistro, Dziczek, Akpa Akpro, Cicerelli (20’ Kalombo); Djuric , Gondo (77’ Giannetti). In panchina: Russo, Vannucchi, Billong, Novella, Pinto, Morrone, Odjer, Jallow. Allenatore: Gian Piero Ventura

Reti: 49’ e 54’ Djuric, 61’ Maniero

Arbitro: Daniele Minelli di Varese (Affatato-Capone/Cudini)

Ammoniti: Busellato, Memuhaj, Jaroszynski, Gondo, Kalombo, Giannetti

Prima dell’anno per il Pescara, dopo la sosta, contro la Salernitana: all’Adriatico, Zauri conferma Maniero in attacco, rilancia Zappa e Drudi in difesa, perdonando Memushaj, che torna in regia con Machin. Ventura pieno di assenze pesanti, affida a Djuric e Gondo il compito di punire Fiorillo, investendo Cicerelli dell’insolito ruolo di terzino mancino.

Subito una tegola in testa a Zauri: Busellato si fa male dopo 9 minuti: entra Kastanos.  Sono gli ospiti a dettare il ritmo dell’avvio e, dopo alcuni tentativi innocui, Maistro al 20’, su sponda di Djuric, spara un siluro diagonale dalla sinistra dell’area che Fiorillo riesce a deviare grazie a un gran tuffo. Guai precoci anche per Ventura, che deve sostituire l’infortunato Cicerello con Calombo. I granata ci riprovano in contropiede al 25’ e sul radente di Lombardi, Fiorillo si supera con l’opposizione di piede destro. Stessa zolla, stesso Lombardi, al 28’, a caccia dell’angolino basso: l’estremo difensore si lancia ma la sfera sfila di un niente sul fondo. Il primo tiro biancazzurro arriva al 41’: Maniero serve in corsa Galano che ci prova col mancino dal limite, ma Micai respinge senza troppo temere. Il Delfino prende coraggio e, 2 minuti dopo, ancora Galano sfugge sull’ingresso sinistro dell’area a Kalombo e tenta lo scavetto sull’uscita di Micai, ma la palla si defila troppo internamente. La terza prova in 3 minuti è quella di Kastanos, ispirato da un numero di Galano e dalla catena Maniero-Machin, ma il tiro manca il palo di mezzo metro. Si va all’intervallo con un Pescara redivivo.

I campani rientrano in campo indemoniati e Fiorillo se la rischia 2 volte nei primi 60 secondo, con Djuric e Lombardi, riuscendo a scamparla. Capitola, però, al 49’, su calcio di punizione dai 20 metri: Dziczek batte sulla barriera, la respinta arriva a Gondo che svirgola ma serve involontariamente a centro area Djuric che, con un esterno a trivella, trova la rete. 0-1. A tamburo battente, la squadra di Ventura recupera palla immediatamente dopo la battuta dal centro e torna alla carica con Lombardi: il siluro da fuori esce di poco. Preludio al raddoppio: Lopez serpeggia tra Scognamiglio e Zappa davanti alla bandierina e la mette dentro, Drudi respinge di testa, Lombardi va di prima sulla ribattuta, Palmiero salva sulla linea ma c’è ancora Djuric a ribadire da 1 metro. 0-2. Gli abruzzesi provano a reagire con un colpo di testa di Drudi che si alza di 1 metro scarso sopra la traversa. Si sveglia anche maniero al 60’, chiamato in causa da un cross baciato di Galano: splendida rovesciata sottoporta ma Micai è pronto a parare centralmente. Zauri mette dentro Bocic per Palmiero ed è lui, al 62’, a trottare sulla sinistra per metterla dentro, dove Maniero taglia e devia in rete per accorciare. 1-2. Gli abruzzesi tornano in partita: Micai fa gli straordinadi, prima su Kastanos e poi, due volte in un’azione, su Memushaj. Sale in cattedra Machin che, al 74’, se ne va con un tunnel sulla destra, serve basso Galano che si inserisce perfettamente al centro dell’area piccola, trova la deviazione ma la mette clamorosamente fuori. Gli ospiti non escono comunque di scena e al 77’ Lombardi consuma i guanti di Fiorillo con l’ennesimo tiro. Zauri cerca di pareggiarla nel finale con Borrelli per Galano, ma Ventura lascia che i suoi amministrino i secondi nei 5 minuti di recupero: per il neo-entrato c’è spazio solo per una rovesciata, murato dalla testa di Hertaux. Al triplice fischio sono gli ospiti a festeggiare.

Colpevole il ritardo con cui il Pescara si è svegliato, praticamente nullo tutto il primo tempo. Gli uomini di Zauri hanno ben figurato solo a tratti: più costanti e meritatamente vincente i giocatori di Ventura. Il Delfino esce tra i fischi!

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