Per uscire dalla crisi: la Tombesi attende Castelfidardo

Ortona. È un momento buio, inutile negarlo, per la Tombesi. Dopo l’esaltante vittoria casalinga contro il Fuorigrotta dello scorso 26 ottobre, sono arrivati due pareggi e due sconfitte, conditi da infortuni, un po’ di sfortuna, tanti errori individuali in difesa (e davanti alla porta avversaria) e un ambiente che, inevitabilmente, ha perso di entusiasmo e guarda con un po’ di preoccupazione all’andamento del campionato. Se prima di questo ciclo sfortunato la Tombesi avrebbe potuto guardare alla sfida interna con il Torfit Castelfidardo come a una gara, sulla carta, agevole, ora la partita contro i marchigiani è diventata insidiosissima e piena di dubbi.

Castelfidardo, per di più, avrà invece il morale alto dopo la prima vittoria del suo campionato, il 4-2 rifilato sette giorni fa alla Cioli Feros, che gli ha permesso di lasciare l’ultima posizione in classifica (a danno proprio dei laziali) e di rilanciare le proprie ambizioni di salvezza. Da tenere d’occhio, in particolare, Olivio Eduardo Paludo, giocatore esperto e capocannoniere dei marchigiani a quota 8 reti.

Tra le fila ortonesi, mister Marzuoli potrà tornare a convocare Dudù Rech, assente dalla sfida di Lucrezia, che almeno inizialmente, però, siederà in panchina. Ancora indisponibile, invece, Rafael Adami. In un modo o nell’altro, la Tombesi dovrà lottare allo stremo, con le armi che ha a disposizione in questo momento, per uscire dalla crisi: una vittoria ridarebbe slancio e un po’ di entusiasmo alla truppa gialloverde, allontanandola dalle zone di medio-bassa classifica.

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