Pallamano, Lions Teramo vola a Palermo per il big match contro CUS

Teramo. La prima vittoria del nuovo anno solare e la riconquista del secondo posto in classifica sono ormai un ricordo. Per la Lions Teramo infatti è già arrivato il momento di pensare al prossimo turno di campionato. Alle porte infatti c’è la trasferta nella tana del CUS Palermo, formazione con cui i biancorossi condividono – a quota 14 punti – il gradino intermedio del podio.

In settimana il leone abruzzese Alessandro De Angelis ha provato a fare le carte al big match in programma sabato 1° febbraio sul parquet dell’impianto “PalaCUS” di Via Altofonte (fischio d’inizio ore 16.00): “E’ uno scontro diretto, e come spesso accade queste partite sfuggono a ogni tipo di pronostico. Sarà una gara decisiva per l’assegnazione del secondo posto in questa regular season, ma non sarà fondamentale nella corsa alla qualificazione play-off: bisogna ancora giocare l’intera fase ad orologio e c’è tutto il tempo per recuperare un eventuale svantaggio di due punti”.

Nella sua personale disamina il centrale aprutino ha poi analizzato le principali peculiarità dei due team: “Forse noi e il CUS siamo le sorprese del girone C di Serie A-2. In estate entrambe le società erano partite per ben figurare, ma probabilmente nessuno si aspettava che potessero trovarsi così in alto a questo punto della stagione. Teramo e Palermo hanno la stessa filosofia, incentrata sul lancio dei giovani, ma con peculiarità tecnico-tattiche differenti. Loro sono più prolifici, grazie all’apporto offensivo di giocatori come Artale e Aragona. Noi invece siamo molto più attenti alla fase di non possesso, non a caso abbiamo la miglior difesa di tutto il girone”. Quale sarà il fattore decisivo del match? Di fronte a questo quesito Alessandro De Angelis non ha dubbi: “Sarà fondamentale l’approccio mentale alla sfida. Lo abbiamo visto sulla nostra pelle a Mascalucia: se non scendi in campo con il giusto piglio e se non sei attento fin dai primi minuti di gioco, la gara si mette in salita e diventa difficile recuperare”.

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