Ottimo scrimmage per l’Esa Italia Chieti al PalaTriccoli

Chieti. A distanza di pochi giorni, il precampionato teatino ha previsto il secondo atto della sfida contro l’Aurora Basket Jesi. Questa volta, in terra marchigiana, la partita è andata in tutt’altro modo: gli uomini di coach Coen hanno dominato dal primo all’ultimo minuto, vincendo tutti i parziali e dando l’impressione di aver fatto molti passi in avanti. Ruggiero, assente al PalaTricalle, ne ha messi 18, la stessa cifra di distanza tra le due compagini al termine della gara (72-90), mentre Rezzano (15), Sanna (13), Ponziani (12) e Ba (11) hanno fornito un valido contributo alla causa. Da registrare anche la riconferma di una buona copertura difensiva. In attesa del recupero di Meluzzi, la squadra del presidente Gabriele Marchesani guarda con ottimismo e fiducia al futuro.

Sulla falsa riga della gara della scorsa settimana, la gara si gioca sul filo dell’equilibrio. Ad onore del vero, l’Esa Italia Chieti, seguendo i dettami precisi di coach Coen, trova nella difesa il suo punto di forza che le permette di tenere gli avversari su un punteggio basso (10-13 al giro di boa) e di mantenere un vantaggio, seppur minimo. Sugli scudi si erge Massimiliano Sanna il quale, sfruttando il movimento dei compagni che aprono l’area, trova benissimo la via del ferro (9 punti nella prima frazione). L’antisportivo subito da Gialloreto a trenta secondi dalla sirena frutta un 1/2 dalla lunetta con il quale i teatini chiudono avanti (18-22).

La chiave di lettura della seconda frazione per Chieti è senza ombra di dubbio la reattività a rimbalzo offensivo sotto le plance, specie con Riziero Ponziani, grazie alla quale arrivano punti da seconda chance, preziosi per muovere il punteggio. Poi la tendenza s’inverte a vantaggio dell’Aurora che, pur conquistando diverse carambole, non capitalizza quanto sperato. Non forzando la mano dall’arco, la scelta principale per l’Esa Italia rimane trovare i lunghi in post basso e, quantunque non arrivino dei punti su azione, la difesa jesina manda gli avversari spesso in lunetta, perdendo la scommessa: solo Adama Ba chiude il primo tempo con 5/6 (4/4 nel quarto) a cronometro fermo. Per questo motivo, complice anche una rottura prolungata dell’Aurora in attacco, gli uomini di coach Coen dominano sul parquet. Ma un rientro coriaceo dei marchigiani nell’ultimo minuto ricuce il divario (16-20).

Dopo una breve sosta, gli ingranaggi teatini tornano a funzionare alla perfezione, a partire dalla difesa che costringe a Jesi a diverse palle perse. Ruggiero e Sanna aprono un parziale in avvio di ripresa che sembra disorientare gli avversari (2-9). Ovviamente i padroni di casa non impiegano molto tempo a ristabilire le distanze anche se il ricorso continuo al tiro dall’arco, con alterne fortune, complica il loro progetto. Anche in questa frazione Chieti sfora il tetto dei venti punti messi a referto, sintomo di una buona circolazione di palla e frutto di un meccanismo offensiva sempre più rodato (16-23).

Con il punteggio nuovamente azzerato, sono sempre gli ospiti a prendere il controllo del gioco: tre triple in successione (due per Ruggiero, una per Rezzano) e la prova convincente di Ba sotto canestro nella metà campo offensiva spingono la panchina jesina ad un rapido timeout (7-15 al ‘4). Dallo stesso timeout l’Aurora prova l’ennesimo recupero al fine di ristabilire l’equilibrio ma, dopo un break positivo, nel garbage time coach Coen dà alcuni minuti anche a Joel Myers che risponde presente mettendo otto punti in successione conditi da due bombe consecutive. Da lì in poi si attende solo la sirena finale che premia l’Esa Italia Chieti (22-25).

Parziali: 18-22; 16-20 (34-42); 16-23 (50-65); 22-25 (72-90)

Aurora Basket Jesi: Giacchè 8, Giampieri 9, Magrini 17, Bottioni 8, Lovisotto 7, Rezart, Conteh, Casagrande 9, Pichi, Kouyate 7, Montanari 2, Pederzini 5. Coach Valli.

Esa Italia Chieti: Ba 11, Simoncelli 2, Di Carmine 7, Gialloreto 4, Mijatovic, Rezzano 15, Myers 8, Ponziani 12, Ruggiero 18, Raicevic, Sanna 13. Coach Coen, Ass. Coach Perricci, Ass. Coach Cinquegrana.

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