Il Pescara verso una cordata italo-australiana: lavori all’Adriatico come condizione

Dopo le conferme del diretto interessato per un prossimo ingresso in società, emergono nuovi dettagli sulle cessioni delle quote della Pescara Calcio da parte del presidente Daniele Sebastiani.

A fornire, nell’edizione di ieri sera della TGR Abruzzo, il giornalista Rai Ciro Venerato, secondo il quale Sebastiani è pronto ad apporre la firma su un contratto preliminare che farebbe passare il 35% delle sue quote biancazzurre in mano a una cordata composta da tre italiani di base a Melbourne.

Gli scettici, citando le parole del cronista partenopeo, parafrasano già la barzelletta: “Il capo cordata è un Veneto, affiancato da un friulano e un molisano”. Gli italo-australiani, infatti, in contatto con Sebastiani dallo scorso novembre, in un vertice dello scorso aprile a Pescara che ha visto la presenza in ruolo di garante anche del sindaco Carlo Masci, avrebbero posto come condizione degli investimenti per ammodernare lo stadio Adriatico.

Sul tavolo un contratto biennale con penale prevista, in caso di mancati lavori entro il 2024, il ritorno delle quote a Sebastiani e mezzo milione di euro, sempre secondo quanto riportato da Venerato.

Daniele Delli Carri, tramite tra la cordata e Sebastiani, in pole per la direzione sportiva, mentre per la panchina sarebbero sotto i riflettori Zeman, Guidi e Vecchi.

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