Il Pescara si ferma di nuovo contro la Cremonese

Pescara (3-5-1-1): Fiorillo; Guth, Valdifiori, Jaroszynski; Omeonga, Busellato (73’ Machin), Memushaj, Maistro (65’ Fernandes), Masciangelo (64’ Crecco); Galano (58’ Vokic); Ceter. In panchina: Longobardi, Nzita, Diambo, Bocic, Blanuta, Riccardi, Capone, Blanuta. Allenatore: Roberto Breda.

Cremonese (4-3-3): Carnesecchi; Zortea, Bianchetti, Ravanelli, Valeri; Bartolomei ( 87’ Gustafson), Castagnetti, Valzania; Pinato (65’ Gaetano), Strizzolo (46’ Ciofani), Celar (73’ Nardi). In panchina: Alfonso, Volpe, Bia, Ghisolfi, Girelli. Allenatore: Fabio Pecchia.

Reti: 60’ Ciofani, 65 Jaroszynski (a)

Arbitro: Federico La Penna di Roma 1 (Saccenti-Moro/Rapuano)

Ammoniti: Gaetano, Jaroszynski,

Il Pescara riparte dopo la pausa ospitando la Cremonese: Machin, rinforzo di mercato, parte dalla panchina, Breda si affida ancora a Cetere e Galano con Masciangelo e Memushaj in regia. I grigiorossi di Pecchia, in fase negativa da 3 gare, contrappongono Pinato, Strizzolo e Celar.

Il primo tempo vede un sostanziale vantaggio tattico degli ospiti, seppur al 36’ il Pescara recrimina un calcio di rigore per un tocco falloso di Castagnetti su Ceter in area, ma La Penna lascia correre.

La ripresa è più movimentata: Pecchia mette subito Ciofani per Strizzolo e al 60’ ne raccoglie i frutti: fuga di Valeri sulla sinistra, cross tagliato sul primo palo dove Ciofani la sfugge a tutti e devia in porta con la coscia. 0-1. I biancazzurri non riescono ad uscire dalla propria metà campo e al 65’ incassano un goal specchio del primo: Zortea affonda e taglia la palla dalla destra, sul palo di Fiorillo stavolta c’è Jaroszynski ma, involontariamente, fa lo stesso tocco di Ciofani e la mette nella propria porta. 0-2. Breda per l’ultima fase chiama in causa Machin, mentre la cremonese la mette dentro 2 volte, entrambe annullate da La Penna. Il Delfino cerca di reagire al 77’ con Ceter, che si avvita per colpire di testa su un bel cross dalla destra, Carnesecchi riesce a pararla in tuffo. Sono gli ospiti, però, a restare i più pericolosi e al 79’ Nardi riesce ad arrivare in area piccola ma centra solo l’esterno della rete. Machin fa gli straordinari ma è troppo tardi, Pecchia ordina gestione ordinaria per gli ultimi minuti e si aggiudica il match.

La pausa sembra aver nociuto al Delfino che, contro una squadra ancor più in crisi, spezza la striscia positiva sia per la classifica – altro scontro diretto perso – che sul piano tattico. Servono continuità e rinforzi per la squadra di Breda.

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