Il Pescara lotta ma all’Adriatico passa il Vicenza

Pescara (3–5–1–1): Fiorillo; Antei, Bocchetti, Jaroszynski; Omeonga (59’ Ventola), Memushaj, Valdifiori (70’ Fernandes), Maistro (78’ Bocic), Crecco; Galano; Ceter (59’ Capone). In panchina: Alastra, Radaelli, Scognamiglio, Guth, Bellanova, Diambo, Di Grazia, Riccardi, Vokic. Allenatore: Roberto Breda

Vicenza (4–4–2): Perina; Zonta, Padella, Cappelletti, Barlocco (85’ Giacomelli); Guerra (77’ Bizzotto), Rigoni, Cinelli, Dalmonte; Meggiorini (77’ Da Riva), Jallow (64’ Gori).  In panchina: Penna, Zecchin, Beruatto, Fantoni, Cester, Scoppa, Tronchin, Marotta. Allenatore: Domenico Di Carlo

Reti: 2’ Memushaj, 6’ Meggiorini, 24’ Jallow, 69’ Dalmonte, 70’ Galano

Arbitro: Antonio Rapuano di Rimini (Villa-Nuzzi/Dionisi)

Espulsi: Gori, Dalmonte

Ammoniti: Antei, Barlocco, Dalmonte, Perina

Debutto all’Adriatico per Breda, che cerca conferme dopo la vittoria alla prima sulla panchina del Pescara: contro il Vicenza, conferma Ceter e Galano e lancia Antei titolare in difesa e Omenga sulla fascia destra. Di Carlo risponde con Meggiorini e Jallow: gemellaggio rinnovato dalla curva Nord, nonostante l’assenza delle tifoserie, lutto al braccio e minuto di silenzio per Paolo Rossi, ex biancorosso.

Avvio shock e Pescara in vantaggio già al 2’: numero di Crecco sulla sinistra, cross spizzato da Ceter, Memushaj controlla sottoporta, si gira e la mette tra le gambe di Cappelletti, battendo anche Perina. 1-0. Il Vicenza non sta a guardare e risponde in copia e incolla immediatamente, al 6’: Jallow scappa sulla destra in mezzo a tre avversari, tunnel su Crecco, cross basso a tagliare tutta l’area, la difesa si dimentica Meggiorini che dall’altra parte la deve solo spingere dentro. 1-1. La gara si fa bella: all’11’, Omeonga traccia un traversone per Ceter che, da centro area, la gira di testa e manca il palo lontano di pochissimo. Gli ospiti si presentano in area biancazzurra molto spesso, e le occasioni non mancano da entrambe le parti. Al 14’, Memushaj cerca la doppietta con la prodezza balistica del limite, e Perina deve volare per respingere a due mani. La miccia si accende, al 20’, anche sul piede di Galano: Ceter la scarica dal fondo per il suo sinistro che esplode secco ma manca il bersaglio dai 10 metri. Un errore che costa caro perché il Vicenza, nonostante il momento di calo, soprassa alla prima occasione: al 24’ Jallow se la piazza lungo la linea dell’area, spiazza Antei e Bocchetti e con un destro al contagiri la piazza a fil di palo. 1-2. I veneti guadagnano entusiasmo e spazio e si rifanno sotto dopo 2 minuti: Dalmonte affonda sulla sinistra e la mette nello specchio, beffando nuovamente la difesa adriatica, ma nessuno dei suoi arriva al tap-in. Il Delfino si ridesta con un contropiede al 33’ di Galano: ottima la corsa per 20 metri, il sinistro è ben angolato e supera l’intervento di Cappelletti ma sfila davanti alla base del palo per un soffio. Negli ultimi 10 minuti prima dell’intervallo le squadre allentano il ritmo, ma il primo tempo si archivia all’insegna del divertimento.

La ripresa parte con un tocco funambolico: Omeonga si spinge al cross sulla destra, Ceter raccoglie in area piccola con un colpo di tacco che per poco non sorprende Perina. Non mancano le distrazioni difensive per la squadra di Breda: azione insistita del Vicenza al 52’, ne nasce un cross innocuo di Guerra che Omeonga trascura e Dalmonte riesce a girare sull’esterno della rete. Breda non corre rischi e toglie lui e Ceter, per Capone e Ventola. Costretto a cambiare anche Di Carlo: si fa male Jallow, entra Gori. Il match sembra perdere brio, lo ritrova al 69’ Dalmonte approfittando di un controllo impreciso della difesa per concludere dal limite con un destro chirurgico a fil di palo. 1-3. Fine anticipata? Galano dice no con un sinistro siderale dai 20 metri dopo un solo minuto. 2-3. I biancazzurri non mollano e al 75’ è Maistro a sparare una mina: Perina mette le mani sulla traiettoria diagonale ma la palla prosegue in avanti, fino a sfiorare il palo per fortuna del portiere. Pescara a tavoletta e dopo pochi secondi Maistro è ancora in area a ballare sulla palla con Bizzotto a marcarlo, finisce a terra e chiede rigore ma l’arbitro lascia proseguire. Breda chiude con il tridente, gettando nella mischia anche Bocic, alla caccia del pari in extremis. Attaccante aggiunto, Memushaj spara un’altra bomba da fuori all’84’ e Perina deve spiccare un altro volo per coprire l’incrocio dei pali. Finale in superiorità numerica per il Pescara: Gori falcia Fernandes in corsa e si becca il rosso. E al 2′ dei 6 di recupero viene espulso anche Dalmonte, al secondo giallo per un fallaccio su un’azione tutta di prima sul limite dell’area vicentina. Il Vicenza si arrocca, il Pescara insiste, Antei incorna da 2 passi al 95′ ma la mette clamorosamente fuori e perde l’ultima occasione.

Una partita bella e accesa come non si vedeva da tempo per i biancazzurri, comunque colpevoli di troppe distrazioni difensive ma finalmente vivaci e combattivi e pronto a rispondere colpo su colpo. La cura Breda sembra funzionare, seppur il raggio non sarà breve.

 

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