Giulianova Basket, riflessione sul futuro del campionato 2019/2020. FIP: ‘Serie B conclusa’

Giulianova. Uno spunto di riflessione sul proseguimento del campionato da parte del Giulianova Basket, con la speranza che possa servire a quelle società che stanno pensando a una pallacanestro post bellum coronavirus.

Una riflessione nella giornata in cui la Lega Nazionale Pallacanestro ha reso noto di aver appena ricevuto dal presidente FIP, Giovanni Petrucci, comunicazione ufficiale circa la conclusione della stagione di Serie B 2019-2020. A seguito di quanto richiesto dalla Presidenza LNP in data 23 marzo, e sentito il parere del coordinatore del Settore Agonistico FIP, Marcello Crosara, è stato deciso di adottare il provvedimento che dichiara conclusa la stagione sportiva 2019/2020. A breve, in ottemperanza a quanto richiesto dalla FIP, prenderà via il tavolo di lavoro con i rappresentanti di Lega Nazionale Pallacanestro relativo alle proposte di organizzazione e gestione del Campionato di Serie B 2020/2021.

Le discussioni sorte in questi giorni tra i giocatori, allenatori, procuratori e associazioni di categoria, ci hanno spinto a non sottoscrivere la richiesta di sospendere definitivamente il campionato in quanto non ne capiamo il vero obiettivo, anche se nel mero interesse dello sport e della salute non possiamo far altro che condividere tale richiesta. Per inciso visto che non siamo del tutto in regola con i pagamenti verso gli atleti avremmo sicuramente anche uno specifico interesse a “non pagare con una motivazione”.
Condividiamo però quanto scritto di recente dagli allenatori nel suggerire di pensare/studiare come si possa ripartire a settembre e da qui far venire fuori come si possa chiudere la stagione sportiva in corso, fermo restando che si abbia a breve una soluzione al Covid_19 (CoronaVirus).

I giocatori, nonché gli allenatori, dei campionati dalla promozione alla serie B si definiscono dilettanti: noi su questo punto non siamo d’accordo! Dalle nostre parti, e chiediamo il conforto in proposito delle altre regioni, in Promozione e serie D crediamo non a torto che si debbano considerare “amatori”.
I giocatori e gli allenatori di serie C Silver, C Gold e serie B oggi, nella gran parte dei casi, non svolgono un attività “da dilettanti”, riteniamo però che dovranno realmente diventarlo, ovvero, non potranno più pretendere di sostenersi esclusivamente con i proventi derivanti dallo sport della pallacanestro, né le società potranno continuare a chiedere loro di impegnarsi per 10/11 mesi l’anno.

Da queste brevi osservazioni scaturiscono le nostre proposte valide almeno per i prossimi due anni sportivi:

1) Eliminare i campionati di promozione e serie D sostituendoli con un campionato a carattere intercomunale/provinciale che potrebbe, in una seconda fase, diventare regionale ed eventualmente con finali nazionali (sulla falsa riga dei campionati UISP, CSI …). La regola fondamentale dovrà essere semplificazione in particolare:
a. Abolizione dei parametri;
b. No al pagamento dei rimborsi;
c. Obbligo da parte delle società che svolgono attività a livello giovanile e che percepiscono ancora i parametri di disputare il campionato in questione.
2) Ridurre il numero delle società partecipanti ai campionati di serie C Silver e C Gold per disputare un campionato unico da organizzare in funzione delle regioni (ad esempio l’Abruzzo ha attualmente 9 squadre di C Silver e 3 di C Gold, Molise attualmente e 2 di C silver)
3) Mantenere il campionato di Serie B come è attualmente strutturato, con una equa suddivisione geografica dei rispettivi gironi
4) I campionati di serie C e B dovranno avere una durata non superiore a 8 mesi (quindi senza la disputa di play-off e play-out) ovvero impegnando il 70% dell’anno; resterebbero pertanto liberi 4 mesi per:
a. Svolgere un’attività lavorativa?
b. Completare l’anno scolastico?
c. Dedicarsi a spese dell’interessato a perfezionare la pratica sportiva?
d. ……….
I procuratori sportivi dovrebbero altresì a nostro avviso chiedere il loro compenso direttamente ai giocatori e non alle società.
Le tasse gara, quelle di iscrizione, gli altri addebiti per tesseramento non troverebbero giustificazione nell’importo attualmente richiesto e andrebbero quindi diminuite. Analogamente anche i parametri dovrebbero essere ridotti almeno del 30%.
Inoltre, in ragione della minore durata del campionato, le società potrebbero avere un risparmio di logistica pari quantomeno al 5% del totale delle spese sostenute.
Infine le società di serie B dovrebbero essere obbligate a partecipare anche al campionato amatoriale di cui sopra, mentre dovrebbe essere facoltativo la partecipazione ai campionati Giovanili.
Queste proposte porterebbero a nostro avviso portare ad una riduzione, in favore delle società, del 30% dei costi sostenuti per affrontare un anno sportivo in base ai costi attuali

Ribadiamo, la presente vuol essere uno spunto di riflessione per aprire un costruttivo dibattito e far pervenire agli Organi competenti alcuni suggerimenti prima che formulino nuove regole per i prossimi campionati

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