Di nuovo in campo: la Tombesi recupera contro il Castelfidardo

Altro impegno casalingo per i gialloverdi, privi degli squalificati Pizzo e Iervolino (fischio d’inizio domani, ore 20, diretta TV e streaming su TeleMax). Fabiano Assad: «Dobbiamo migliorare individualmente e giocare da squadra»

Ortona. A 72 ore di distanza dal rocambolesco pareggio interno contro l’Atletico Cassano, la Tombesi torna in campo, e di nuovo in casa, per il recupero della decima giornata di campionato, contro il Tenax Castelfidardo. I marchigiani, che hanno riposato nell’ultimo turno, hanno 4 punti in classifica, 10 in meno della Tombesi, e per questo verranno a Ortona con l’intenzione di ottenere il risultato per allontanarsi dalle zone che scottano. Dal canto suo la Tombesi, dopo la sconfitta contro il Cus Molise e il pareggio acciuffato all’ultimo secondo contro il Cassano, ha bisogno di tornare alla vittoria, anche considerando che nel prossimo fine settimana le toccherà riposare e guardare gli altri giocare. Mister Di Vittorio dovrà fare a meno degli squalificati Pizzo e Iervolino, entrambi espulsi sabato, ma potrà invece contare su Fabiano Assad, autentico mattatore dell’ultima gara e autore di una tripletta:

«Giocheremo contro un avversario che ha bisogno di punti, che cerca riscatto e che è più riposato di noi. La Tombesi, da parte sua, non deve commettere l’errore di sottovalutare la partita o di credere che la differenza di punti in classifica sia sufficiente per vincere. Ci sarà da soffrire, come sempre, perché quello che conta è sempre e solo il campo. Non veniamo da un bel momento, contro il Cassano abbiamo giocato male ed è un po’ di tempo che le noste gare sono sempre in salita. Per la mia esperienza, nello sport bisogna continuamente guardare dentro sé stessi, il primo passo è stare bene individualmente, e se stai bene tu per primo, dal punto di vista tecnico, tattico, fisico e mentale, allora puoi essere d’aiuto al collettivo. Siamo una squadra e dobbiamo comportarci come tale, condividendo le responsabilità per ogni cosa e giocando gli uni per gli altri. Domani abbiamo una bella opportunità per riprendere il cammino interrotto e continuare a puntare sui nostri obiettivi».

Nel finale della gara con il Cassano, quando tutto sembrava perso, sei stato il trascinatore della squadra, mostrando, a dispetto dei tuoi 41 anni, una freschezza atletica invidiabile. Qual è il tuo segreto?

«Grazie, sono grato di essere arrivato alla mia età in queste condizioni fisiche. Io, ma anche Silveira, penso che stiamo cambiando una certa mentalità e dimostrando che l’età é solo un numero, fortunatamente il meno importante. Sto bene perché lo staff medico e atletico della Tombesi fa un grande lavoro, su di me come su tutti, perché ho da sempre una certa predisposizione fisica che mi avvantaggia, perché ho avuto la fortuna di non soffrire mai gravi infortuni, ma anche perché non ho mai smesso di lavorare su me stesso. Mi sono sempre preso cura di me, ho cercato di essere un professionista sia dentro sia fuori dal campo e ho sempre rincorso, prima di tutto, l’equilibrio a livello mentale, nella vita di tutti i giorni, perché quello è la base per tutto il resto. Mi auguro di poter giocare ancora tanto, ma il mio obiettivo ora è dare tutto per la Tombesi».

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