Coronavirus: il Pescara annulla la tournée e Legrottaglie attacca Boris Jhonson

Pescara. Dopo aver annullato gli allenamenti, che lo staff biancazzurro continuerà a curare in videochat con i giocatori, il Pescara Calcio, a causa dell’emergenza Coronavirus, ha annullato anche la tournè in Canada.

Il club ha appena comunicato il rinvio del viaggio in Canada della prima squadra programmato per il mese di giugno.

Intanto, il mister Nicola Legrottaglie si scaglia contro il premier britannico Boris Johnson con un post su Instagram per la sua politica in materia di coronavirus. “Tanta roba l’Inghilterra. Invidiabile nella Premier League o nel rugby – scrive l’ex giocatore della Juve- incantevole sugli autobus a due piani o nei taxi neri, amabile negli scritti di Shakespeare o Dickens, superlativa nella musica dei Beatles e dei Rolling Stones, ammirevole nelle menti di Newton o Darwin. Il vecchio Darwin, quello nuovo un po’ meno, il suo primo ministro, che propone la selezione naturale come soluzione al coronavirus. Immunità di gregge, ordina. Il 60% della popolazione si ammalerà. Chi avrà l’età e la forza per sopravvivere andrà avanti; gli anziani, gli affetti da altre patologie, i deboli… e vabbè, pazienza, se ne farà a meno. Un paese che abbandona i deboli é come un medico che cura solo i sani, praticamente inutile”.

“L’Italia avrà tanti difetti”, prosegue il tecnico pescarese, “Fatichiamo a stare in fila, magari buttiamo qualche cartaccia per strada, ma non affidiamo a un virus la selezione della nostra popolazione. Non deleghiamo alla malattia il compito di curarla. Lo facciamo noi, con i nostri medici, i nostri infermieri, le nostre regole, ma, soprattutto, con la nostra umanità. Uniti. Con la teoria del gregge, sí, anche noi – conclude Legrottaglie – ma secondo la nostra interpretazione: ‘Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che è smarrita?'”.

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