Chieti Basket 1974 prende il pivot Bozzetto

Chieti. Davide Bozzetto, centro trentenne di 208 centrimetri, formerà con Alessandro Piazza (messo sotto contratto ieri) l’asse play-pivot della Chieti Basket 1974, avendo sottoscritto con la nuova società del patron Gabriele Marchesani & soci un contratto di prestazione sportiva su base annuale.

Bozzetto ha iniziato da giovanissimo nelle fila del Cordenons in C gold, per poi muovere i primi veri passi su un parquet senior a Pordenone (città in cui è nato ad ottobre 1989) dal 2008 a 2010, salendo presto fino a quasi 30 minuti di media. Notato dalla Virtus Siena, si trasferisce in Toscana per il primo campionato di B nel 2010/11, per poi passare a Pavia la stagione successiva nel torneo che si chiamava D.N.A (18.3 minuti, 4 pt e 5.2 rimbalzi). In serie A2 ci arriva passando da Verona nella stagione 2012/13, dove va a completare il pacchetto lunghi dell’ambiziosa formazione scaligera (7 minuti di media da 4° lungo). Torna a Pavia l’anno seguente per recitare un ruolo da protagonista in B (25 minuti, 7.5 punti e 8.6 rimbalzi), bissato nel 2015/16 a Crema, dove resta anche nel 2016/17, chiuso con 32.6 minuti, 12.6 minuti e 13 rimbalzi di media. A quel punto il ritorno in A2 è d’obbligo ed a metterlo sotto contratto sono i Knights Legnano nel 2017/18, dove chiude con 30 presenze, 20 minuti, 5.3 punti e 5.7 rimbalzi. La stagione seguente, sempre con i biancorossi, le presenze sono 35, i minuti salgono oltre i 33, i punti a 7.5 e i rimbalzi quasi a 10. Nell’ultima stagione, interrotta dall’emergenza Covid-19, era a Bergamo e viaggiava a 28.1 minuti, 5.9 punti e 7.4 rimbalzi.

“Si tratta di un 5 consolidato nel torneo che andremo ad affrontare – lo descrive coach Sorgentone –. La rapidità dei piedi gli consente di rollare rapidamente e profondamente, che unita alla capacità di avere mani sensibili e quindi punti frontali, gli dà possibilità di avere doppia dimensione. Inoltre, è solido a rimbalzo e difensivamente rispettabile. Con Bozzetto non abbiamo cercato un realizzatore in quel ruolo, ma un giocatore di squadra che esalti le caratteristiche dei compagni che gli saranno accostati”.

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