Reti inviolate a Chiavari: pari tra Pescara ed Entella

Virtus Entella (3-5-2): Iacobucci, De Santis, Cremonesi, Benedetti, Belli, Ardizzone (64’ Eramo), Acampora (85’ Di Paola), Crimini, Aliji, Aramu (74’ De Luca), La Mantia. A disposizione: Paroni, Massolo, Icardi, Gatto, Llullaku, Petrovic, Currarino, Nikic, Brivio. Allenatore: Alfredo Aglietti.

Pescara (4-3-3): Fiorillo, Balzano, Campagnaro, Perrotta, Mazzotta, Valzania, Carraro, Brugman, Yamga, Pettinari (79’ Bunino), Mancuso (59’ Baez). A disposizione: Savelloni, Crescenzi, Elizalde, Cocco, Fiamozzi, Machin, Gravillon, Capone, Proietti, Coulibaly. Allenatore: Zdenek Zeman.

Arbitro: Antonio Rapuano di Rimini (Chiocchi-Lanotte/Luciani).

Ammoniti: Ardizzone, Perrotta, Carraro, Valzania, Brugman

Con i play off nel mirino, dopo la vittoria con la Salernitana, il Pescara scende in campo a Chiavari con la formazione ormai consolidata dopo il mercato di gennaio: Yamga, Pettinari e Mancuso nel tridente. L’Entella, invece, cerca di scappare ai play-out e Aglietti opta per qualche novità: Aramu in attacco con La Mantia e Ardizzone in mediana.

Nemmeno un minuto e Aramu ringrazia Aglietti per la scelta da titolare con un sinistro a giro dalla lunetta: Fiorillo deve volare precocemente per salvare l’incrocio dei pali. All’11’ il primo acuto del Pescara: cross di Mancuso, Yamga prova il tiro al volo sul secondo palo, la svirgola e la rimette in mezzo, Pettinari e Mancuso rimangono sorpresi e non approfittano per ribadire da distanza ravvicinata. Il match si dilata, bisogna aspettare il 28’ per rivedere un tiro in porta: Brugman cerca il bis su punizione, dopo la magia con la Salernitana, ma dai 20 metri manca la traversa di un soffio. I padroni di casa replicano, al 34’, con la botta dal limite di Crimi: Fiorillo su tuffa e devia in corner. Il finale di frazione si anima: al 40’, Yamga discende sulal destra e cerca il primo palo ma il tiro viene deviato in scivolata da De Santis che salva il proprio portiere. Il botta e risposta chiude il primo tempo al 41’ con Carraro che, da fuori area cerca l’angolino alto con il mancino, la palla gira bene ma manca di poco il bersaglio.

Ripresa con gli stessi uomini e maggior piglio: al 48’ Aramu insidioso su punizione, basso e forte da 30 metri, Fiorillo respinge in tuffo, nessun approfitta. Sul rovescio di fronte, Valzania avanza sulla destra e la mette tesa, Iacobucci esce con i pugni. Altro giro, altra corsa: Crimi servito dalla torre di La Mantia, chiude in extremis Perrotta, poi Mazzotta allontana sul tentativo di ritorno dell’attaccante ligure. Zeman sfrutta l’onda dinamica e, al 59’, aumenta la velocità d’attacco inserendo Baez per Mancuso. La squadra di casa non sta a guardare, Aramu riceve la sponda da La Mantia e tiene caldi i guanti di Fiorillo con un mancino secco dal limite al 64’, il portiere pescarese si distende a salvare la base del palo sinistro. Aglietti replica a Zeman con Eramo per Ardizzone. Rimane sempre Aramu, però, il migliore dell’Entella: al 73’ scheggia il “sette” su punizione, proprio prima di essere sostituito con De Luca. Il Delfino sembra spegnersi, Zeman lo sveglia inserendo anche Bunino per Pettinari, ma son quelli di Chiavari a tenere il punto: Lamantia, all’80’ la gira a volo con il sinistro, imbeccato da Crimi, e la mette fuori di poco. I biancazzurri provano il colpo di coda a 3 minuti dal 90′: Balzano taglia il cross per la testa di Valzania, il mediano stacca bene ma Iacobucci lo anticipa con i pugni a pochi millimetri dall’impatto con la palla.Thrilling nel recupero: Bunino riceve in area, La Mantia lo contrasta e l’attaccante va già lamentando il colpo a gamba tesa sul polpaccio ma l’arbitro fa proseguire. Tra le proteste, il Pescara rischia anche la beffa perché l’Entella parte in contropiede, De Luca arriva direttamente davanti a Fiorillo, lanciato da La Mantia, Perrotta e Campagnaro lo murano ma perdono la palla, l’attaccante a sua volta perde l’attimo per ribadire e la difesa spazza, prima del triplice fischio.

Un punto che tiene il Pescara vivo nella classifica, ma è ormai chiaro che non sa più segnare, e per una squadra di Zeman è un morbo gravissimo.

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