Non bastano i giovani: il Pescara bloccato all’Adriatico dalla Cremonese

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Balzano, Campagnaro, Perrotta, Mazzotta; Coulibaly (63’ Valzania), Carraro, Brugman; Falco, Bunino, Capone. A disposizione: Savelloni, Crescenzi, Coda, Gravillon, Machin, Baez, Mancuso (75’ Falco), Cocco, Pettinari, Yamga. Allenatore: Zdenek Zeman

Cremonese (4-3-2-1): Ujkani; Almici, Canini, Marconi, Renzetti; Arini, Cavion, Croce (75’ Cinelli); Piccolo (70’ Perrulli), Castrovilli; Scappini (86′ Scamacca). A disposizione: Ravaglia, Paulinho, Cinaglia, D’Avino, Dos Santos, Garcia Tena, Macek, Pesce, Procopio, Sbrissa. Allenatore: Attilio Tesser

Arbitro: Niccolò Baroni di Firenze (Soricaro-Scatragli/Feliciani)

Ammoniti: Marconi, Campagnaro, Perrotta, Carraro

Scontro caldo per i play-off all’Adriatico. Zeman affronta la Cremonese senza Bovo, Elizalde, Cappelluzzo e Proietti, dando una svolta all’attacco sterile: esordio da titolare di Bunino, in mezzo a Falco e Capone; Pettinari, prima volta in stagione, parte dalla panca. Tesser privo di Gomez, Mokulu e Brighenti: Piccolo e Castrovilli supportano Scappini unica punta.

È proprio Bunino, al 9’, a firmare il primo affondo del match: lanciato sulla destra dell’area, avanza a suon di dribbling ma insiste troppo con le finte e si fa murare il tiro-cross. Rispondono gli ospiti, al 12’, con uno spreco immane di Castrovilli: Cavion ruba palla e riparte dalla trequarti, lancia Scappini, cross ribattuto dalla difesa, Castrovilli si avvita per la girata al volo ma, con portiere e retroguardia sbilanciati, la cicca clamorosamente davanti alla porta. Ci riprova, in corsa dalla distanza, al 19’ Piccolo: il tiro si alza e poi si abbassa d’improvviso, Fiorillo non si fa sorprendere e blocca con un tuffo accennato. I grigiorossi crescono insieme ai giri d’orologio: al 23’, su una respinta di testa di Campagnaro, Cavion si esalta in mezza rovesciata direttamente dal limite dell’area e la manda poco alta sopra la testa del portiere biancazzurro. Ospiti a ondate: al 35’ Piccoli prolunga una verticalizzazione con il petto e manda Castrovilli dentro, in area rimane solo Fiorillo a contrasto e lo fa, coraggiosamente, con un’uscita in due tempi per togliere la palla dai piedi dell’attaccante. Lampo pescarese un minuto dopo: Brugman approfitta di una palla persa per cercare il botto a sorpresa dai 30 metri e colpisce l’esterno della rete. Segnali di risveglio abruzzese: al 42’, nella mischia dopo un calcio di punizione, Capone si ritrova la palla buona all’altezza del dischetto e scaglia un sinistro di fuoco, ma Ujkani costruisce un muro con le mani e devia miracolosamente in corner prima dell’intervallo.

Ripresa con gli stessi uomini e stesso avvio del primo tempo: Bunino va subito sul fondo per il cross in mezzo ma stavolta non trova nemmeno la deviazione. La trova, invece, quella di Campagnaro, Arini al 51’: Piccolo gliela la mette in lunetta dalla sinistra per la conclusione centrale, ma il centrale argentino la spizza sul fondo. Il Delfino reagisce in contropiede al 55’: sovrapposizione di Mazzotta sulla corsa di Capone, cross basso sul secondo palo, Almici ci mette un piede e la spinge verso la propria porta, Ujkani si estende per salvare l’angolino basso dall’autogoal. Bunino in crescita costante: al 59’, la mette giù di petto in area e tira in porta, Ujkani gli dice di no. Zeman cambia marcia, dentro Valzania per Coulibaly e si alza il ritmo degli adriatici: taglio di Falco al 65’, velo geniale di Bunino per Brugman, l’urugagio intuisce l’intenzione e spacca la difesa da sinistra per arrivare al tiro da zero metri, Ujkani si salva ancora con l’aiuto del palo. Il capitano pescarese si ripropone 4 minuti dopo: Mazzotta accentra il pallone sul limite, Brugman colpisce di prima intenzione ma non inquadra lo specchio. Mentre Tesser inserisce Perrulli per Piccolo, il boemo rincara la dose offensiva con Mancuso per Falco, a caccia del colpo di grazia. Pescara a testa alta ma la Cremonese non sta a guardare e Castrovilli, al 79’, cerca il coniglio nel cilindro con un destro dal limite che gira e per un nulla non centra l’incrocio dei pali. L’orgoglio lombardo si ripresenta all’84’: Cavion fugge a destra per mettere il traversone, scivolano in difesa per intercettare ma la traiettoria lambisce il palo lontano, smanacciato in volo da Fiorillo, per poi sfilare sul fondo. Con il cronometro strozzino, Mancuso prova ad imprimere la firma sul match con un destro esplosivo dal limite, però la mira è larga e disperata. Nel recupero, è della Cremonese l’occasione per spuntare i 3 punti: Cavioni e Cinelli a raffica nella bagarre, rintuzza la retroguardia di Zeman, Fiorillo salta più volte a vuoto ma la sua porta rimane inviolata grazie all’opposizione di Perrotta. C’è spazio anche per l’ultimissimo assalto: Castrovilli in dribbling dalla mancina, Balzano chiude in tackle, la seconda occasione viene sprecata con un pallonetto che Fiorillo blocca senza patemi e si chiude sullo 0-0.

Buona la prova del Pescara, ottimi gli innesti dei giovani Falco e Bunino, capaci di creare più loro in 90 minuti che tanti altri in 27 giornate. Un tempo per uno e il pareggio risulta il risultato più giusto, al lordo dei salvataggi di Ujkani e Perrotta. La classifica dei biancazzurri non cresce ma, almeno, non decresce e in un momento focale della stagione, con le “nuove leve” che promettono bene, è tutta speranza.

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