Niente sorprese, il Pescara perde a Brescia

Brescia (4-3-1-2): Minelli; Coppolaro, Somma, Gastaldello, Longhi (63’ Curcio); Ndoj (52’ Spalek), Tonali, Martinelli; Bisoli; Caracciolo, Torregrossa (83’ Rivas). A disposizione: Pelagotti, Furlan, Lancini, Meccariello, Cancellotti. Allenatore: Roberto Boscaglia.

Pescara (3-5-2): Fiorillo; Gravillon (69’ Carraro), Coda, Perrotta; Balzano; Coulibaly, Brugman, Valzania (81’ Baez), Crescenzi; Mancuso, Bunino (69’ Cocco). A disposizione: Savelloni, Bovo, Elizalde, Fiamozzi, Machin, Pettinari, Capone, Cappelluzzo, Yamga. Allenatore: Massimo Epifani

Reti: 24’ Coulibaly, 30’ Torregrossa, 66’ Caracciolo

Arbitro: Francesco Paolo Saia di Palermo (Ecconi-Caliari/Miele)

Ammoniti: Brugman, Bisoli, Valzania, Ndoj, Martinelli, Carraro

Fare punti per tirare fiato in classifica, vincere per salvare panchina e faccia: Epifani e Pescara a Brescia senza troppe chance nel turno pre-pasquale. Non passano i malumori interni allo spogliatoio, Fornasier nemmeno convocato e Pettinari rimane fuori: in attacco vanno Mancuso e Bunino, in difesa Gravillon e Coda. La squadra di Boscaglia non se la passa meglio e si affida a Torregrossa e Caracciolo per uscire dalla zona play-out e da una lunga serie di sconfitte.

Ci mette solo 30 secondi Bisoli a tirare in porta, dal limite, però, la mette larga. Tre minuti, invece, per la seconda occasione bresciana, innescata da Longhi, sprecata da Ndoj con un controcross da posizione ravvicinata. Uno sprint iniziale che, al 7’, chiama Fiorillo al primo intervento: Bisoli si avvita sul campanile di Coppolaro, il portiere ospite blocca in tuffo. Pescara sotto torchio: corner bresciano all’11’, Ndoj raccoglie di testa e la fa uscire di uno spillo dal palo. Il Delfino non riesce a ripartire nemmeno dalla porta, Tonali fa break e spara dalla distanza, fuori di poco. Prova Crescenzi a mettere qualche palla dentro per Mancuso e Bunino, ma predica nel deserto. Al 20’ la prima conclusione pescarese: Valzania di potenza dal vertice destro Minelli respinge. L’andazzo si sovverte, a sorpresa, al 23’: Somma scivola mentre controlla la palla sul fondo sul pressing di Bunino, cade nel tentativo di passarla al portiere, Bunino recupera, tunnel a Minelli e Coulibaly deve solo appoggiarla nella porta vuota. 0-1. Ma la superiorità tattica del Brescia si riprende la ragione al 30’: verticale no-look di Tonali dalla trequarti, Bisoli stoppa di petto in area e la mette in mezzo con un sombrero, velo di Caracciolo, Torregrossa controlla spalle alla porta, si gira attorno a Balzano e trafigge Fiorillo. 1-1. Gli abruzzesi non trovano campo, possono solo tenare il contropiede e, al 40’, da corner bresciano, Brugman trova la prateria dove cavalcare in coast-to-coast, in area avversaria, però, Coppolaro recupera in scivolata e chiude in corner. Le rondinelle fotocopiano la fuga al 44’, Torregrossa arriva davanti a Fiorillo con Bisoli e Caracciolo accanto, ma sciupa con un rasoterra troppo centrale.

La ripresa decolla dopo un quarto d’ora con una fuga in contropiede di Spalek, messo dentro da Boscaglia al 55’ al posto di Ndoj: incrocia con il destro dal limite e chiama Fiorillo a distendersi per deviare e proteggere l’angolino basso. Il portiere adriatico si esalta nuovamente al 66’, respingendo con i piedi il colpo di testa di Caracciolo, dimenticato da Valzania, ma capitola sul successivo corner: implacabile l’airone quando incorna la sfera sottoporta. 2-1. Epifani la vede buia e cerca un doppio faro con l’inserimento a coppia di Carraro e Cocco, ma i lombardi prendono il largo e per Fiorillo sono incubi a raffica attorno all’75’: Curcio su punizione, poi Torregrossa da tre passi al volo, e il portiere biancazzurro deve fare il muro di gomma. Pago del vantaggio, il Brescia toglie il piede dal gas e gestisce difensivamente fino al 90′. Al 4′ di recupero capita sui piedi di Cocco la palla del pari fortunoso, ma la manda fuori di mezza spanna da zero metri.

Nessuna sorpresa nell’uovo di Pasqua: il Pescara di Epifani non sa proprio vincere e continua a perdere. Meno dieci alla fine della stagione e tale trend promette malissimo, seppur, continuando così, difficilmente la guida tecnica rimarrà la stessa a lungo.

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