Magia di Brugman ad Avellino, primo punto per il Pescara di Epifani

Avellino (4-4-1-1). Lezzerini, Ngawa, Migliorini (47′ Castaldo), Kresic, Rizzato; Laverone, Di Tacchio, D’angelo, Bidauoi (5′ Cabezas, 76′ Vajushi)); Gavazzi; Ardemagni. A disposizione: Casadei, Pecorini, Marchizza, De Riso, Evangelista, Mentana, Wilmots. Allenatore: Walter Novellino.

Pescara. (3-5-2). Fiorillo, Fornasier, Coda, Perrotta; Crescenzi, Coulibaly, Brugman, Valzania, Balzano; Mancuso, Pettinari. A disposizione: Savelloni, Bovo, Yamga, Bunino, Elizalde, Cocco, Fiamozzi, Machin, Gravillo, Capone, Carraro, Baez. Allenatore: Massimo Epifani.

 

Reti:13′ Brugman, 59′ Castaldo (rig)., 72′ Mancuso, 86′ Di Tacchio

Arbitro: Daniele Minelli (Lombardi-Scarpa/Longo)

Ammoniti: Perrotta, Coulibaly, Mancuso,

Un vero e proprio scontro salvezza al Partenio di Avellino, dove Massimo Epifani va a caccia dei primi punti con il suo Pescara nel posticipo domenicale. Il neo-tecnico pescarese riporta Pettinari nei ranghi, in coppia offensiva con Mancuso e Brugman in regia. Di contro, Novellino schiera il tandem Gavazzi-Ardemagni.

Gli irpini partono subito in salita, con Bidaoui che si fa male alla spalla dopo cinque minuti e lascia il posto a Cabezas. Il Pescara parte fortissimo: Mancuso ci mette 11 minuti per beccare il primo palo, ma al 13′ arriva anche il centro con Brugman, che approfitta di un rilancio sballato di Lezzerini, in scivolata fuori area, per beffarlo con un pallonetto ben prima del centrocampo. 1-0. Allo shock, l’Avellino risponde al 20′ con Kresic, ma Fiorillo tiene il vantaggio con un ottimo intervento sul colpo di testa da centro area. Nel diluvio del Partenio, il primo tempo si archivia senza ulteriori emozioni.

La ripresa si apre con il Pescara ancora all’arrembaggio: al 49′, Valzania manca la porta di un soffio, servito di prima da Balzano. Il Delfino sembra padroneggiare il match, ma i campani pareggiano al 59′ su rigore: tocco di braccio di Perrotta sulla conclusione di Rizzato, Castaldo spiazza Fiorillo dal dischetto ed è 0-1.  Ma la squadra di Epifani non si scoraggia, attacca, e sfiora il nuovo vantaggio al 62′ con Coulibaly, che incorna di poco sopra la traversa sugli esiti di un corner. Al 72′ sale nuovamente in cattedra Valzania, parte palla al piede, spacca in due la linea Rizzato-Ngawa e, dal fondo, pennella un cross dorato che Mancuso, dal centro, deve solo spingere in goal. 1-2. Il Pescara sembra ormai gestirla in attacco nel finale, ma all’86’, dopo la girandola di sostituzioni da ambo le parti, l’Avellino pareggia ancora: doppia respinta nella mischia dell’area biancazzurra, la sfera sul limite a Di Tacchio che conclude secco e perfora Fiorillo. 2-2. Thrilling nel recupero: Vajushi scappa in dribbling sulla sinistra, mette al centro per Castaldo che va giù dopo un presunto contatto con Crescenzi, ma per l’arbitro è tutto regolare. C’è ancora il tempo per Laverone per calciare al volo e chiamare Fiorilli al volo a salvare l’angolino.

Un punto ciascuno, in uno scontro teso fino all’ultimo, che per Epifani vale almeno il doppio: piccolo progresso per l’uomo chiamato a rimettere insieme i cocci di Zeman. Pioveranno le critiche per una gara sciupata e rischiata fino all’ultimo secondo, ma alla data attuale sono i passi avanti in classifica a tenere banco.

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