Il Pescara soffre e vince contro il Foggia

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Ciofani (86’ Campagnaro), Gravillon, Perrotta, Del Grosso; Kanoute (50’ Machin), Brugman, Memushaj; Mancuso, Monachello, Capone (57’ Antonucci). In panchina: Kastrati, Formasier, Balzano, Melegoni, Palazzi, Crecco, Cocco, Marras, Del Sole. Allenatore: Giuseppe Pillon

Foggia (3-5-2): Bizzarri; Loiacono (75’ Cicerelli), Camporese, Martinelli; Zambelli, Carraro (86’ Gori), Agnelli, Deli, Kragl; Chiaretti (65’ Galano), Mazzeo. In panchina: Ranieri, Tonucci, Busellato, Sarri, Martinelli, Noppert, Gerbo, Arena, Boldor, Ramè. Allenatore: Gianluca Grassadonia.

Reti: 72’ Gravillon

Arbitro: Luigi Pillitteri di Palermo (Chiocchi-Di Gioia/Rapuano)

Ammoniti: Ciofani, Perrotta, Deli, Machin, Loiacono, Memuhaj,

In cerca di un’altra vittoria casalinga, per consolidare un avvio di stagione positivo, Pillon, contro il Foggia, butta subito nella mischia Monachello e Capone, in attacco con Mancuso. Grassadonia conferma quasi in toto la formazione vista con il Palermo e si affida a Mazzeo e Chiaretti per insidiare Gravillon e Perrotta.

Un paio di palloni cacciati male fuori dall’area dal Pescara e il Foggia si ingolosisce subito: al 4’, Carraro ci prova con una rasoiata dal limite che sfila a ben poco dal palo. Risponde subito Kanoute con una fotocopia ma, centrale, Bizzarri blocca a terra. L’influsso di Monachello si fa sentire sulla catena sinistra, guadagna un corner al 12’, Bizzarri smanaccia in area piccola, sulla respinta si fionda Memushaj a girare al volo, sulla traiettoria si tuffa di testa Perrotta ma la devia alta sopra la traversa da 2 metri.

Match a viso aperto, al 23’ Kragl intercetta sulla trequarti e lancia Chiaretti che la mette dentro, Fiorillo si tuffa sull’erba per intercettare sulla diagonale rischiosissima. Il Foggia cresce, il Pescara diventa attendista e proiettato al contropiede, Brugman si lancia al 44’ ma, entrato in area, sciupa tutto con un passaggio sballato, e il primo tempo si archivia a reti inviolate.

Il Foggia rientra in campo dopo l’intervallo con la spada sguainata: Fiorillo deve immediatamente smanacciare via dalla traversa la palla che Zambelli crossa dalla destra; il corner viene battuto corto, Chiaretti ci prova dal vertice dell’area, la conclusione diagonale diventa un assist sottoporta per Camporese, non finalizzato per questione di millimetri. Pillon corre ai ripari con Machin per Kanoute, ma sono i rossoneri a rimanere pericolosi: Chiaretti ci riprova da destra dal limite e manca nuovamente di poco il palo.

Deluso da Capone, Pillon butta dentro anche Antonucci. Segnali di risveglio pescarese al 65’ giungono da Monachello: sinistro a rientrare da fuori che lambisce il legno. Grassadonia sfiora la svolta al 67’: fuori Chiaretti e dentro Galano che, appena entrato, scappa sulla destra, Machin lo recupera ma lo strattona in area ed è rigore: Mazzeo va sul dischetto ma riesce solo a scheggiare la traversa.

L’errore scompone più il Pescara che il Foggia e gli ospiti, dopo un minuto, si ripresentano in area: campanile di Deli dalla sinistra, dal lato opposto Del Grosso la spizza di testa e serve involontariamente Mazzeo che controlla di petto e si gira in semirovesciata, ma manca di pochissimo la rete. Nel momento più difficile, il Pescara risorge al 72’: Antonucci scappa a sinistra e Loiacono lo stende sulla trequarti; Brugman batte tesa la punizione, davanti alla porta Lociaono sfiora l’autorete e mette in corner; dalla bandierina va corto Brugman per Memushaj, Gravillon raccoglie il traversone di testa e la mette dentro in terzo tempo. 1 -0.

Grassadonia si vota totalmente all’offensiva inserendo anche Cicerelli, Mazzeo capisce la direttiva al 77’ con un’incornata violentissima, Fiorillo si supera e devia fuori. L’occasione di chiudere la gara ce l’ha Mancuso all’81’: sgroppata sulla destra, dribbling secco su Martinelli, l’area e sgombra ma preferisce cercare l’incrocio opposto con il mancino, la mira è però infruttuosa. I pugliesi assaltano anche con Gori, Pillon si puntella con Campagnaro e alla fine dei 5 di recupero il Pescara mantiene la vittoria.

Sofferta e figlia dell’errore di Mazzeo dal dischetto, ma il Pescara registra la seconda vittoria e allunga la striscia di imbattibilità in questo avvio di stagione. Pillon sperimenta, rischia forse, ma finora la ragione è dalla sua. Nuovo test già martedì sera, quando all’Adriatico arriverà il Crotone.

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