Il Pescara si conferma: Mancuso archivia il Padova all’Adriatico

Pescara (4-3-1-2) Fiorillo; Gravillon, Campagnaro, Scognamiglio, Ciofani; Brugman, Crecco, Memushaj (85′ Bruno); Marras; Monachello (83’ Capone), Mancuso. In panchina: Kastrati, Farelli, Pinto, Perrotta Bettella, Elizalde, Melegoni, Sottil, Antonucci, Bellini, Del Sole. Allenatore: Giuseppe Pillon.

Padova (3-4-1-2) Minelli; Adelkovic, Cherubin, Trevisan; Broh, Calvano (41’ Cappelletti), Pulzetti, Longhi; Capello (74’ Marcandella); Bonazzoli, Baraye (85′ Clemenza). In panchina: Favaro, Gavagnin, Morganella, Ceccaroni, Belingheri, Zambataro. Allenatore: Pierpaolo Bisoli.

Reti: 3’ (rig) e 17’ Mancuso

Arbitro: Francesco Fourneau di Roma (Imperiale-Dei Giudici/Pillitteri)

Ammoniti: Gravillon, Trevisan, Baraye, Cherubin

Al Pescara, dopo la vittoria a Crotone, serve una conferma per rimanere in zona alta: Pillon, in un Adriatico inghiottito dal vento, arriva il Padova fanalino di coda. Il tecnico biancazzurro lo affronta a testa alta, con Mancuso, Marras e Monachello, affidandosi a Campagnaro e Scognamiglio per contenere Bonazzoli e Baraye.

Si parte dal dischetto: al primo affondo del Pescara, Calvano stende Memushaj in area e al 3’ è già calcio di rigore, che Mancuso trasforma spiazzando Minelli. Subito 1-0. Gli ospiti reagiscono al 7’: Bonazzoli porta palla sulla destra e rilascia il traversone, la sfera viene deviata e arriva a Pulzetti, sua la conclusione da buona posizione ma, di prima, spara alto. I biancoscudati vogliono ribaltarla subito e spingono, costringendo Fiorillo a gettarsi in una selva di gambe per sventare una mischia su corner al 14’. Il Delfino, lascia sfogare l’avversario e colpisce in contropiede: al 17’, Monachello triangola con Marras che sale sulla sinistra e cerca dentro Mancuso che arriva come un treno e, dal limite, spara una mina che toglie i guanti a Minelli e spacca la porta. 2-0 con due soli tiri in porta. Marras si distende in ripartenza nuovamente al 29’, per lanciare Monachello, che si libera di Cherubin in dribbling all’ingresso dell’area a chiude il mancino, ma Minelli intercetta rasoterra il diagonale. Veneti comunque pericolosi alla mezz’ora, e Fiorillo deve intervenire 2 volte in 2 minuti per sventare su calci piazzati. Un tocco di braccio sospetto di Crecco in area al 34’, fa imbestialire Bisoli che viene allontanato dalla panchina insieme al suo vice. Il Delfino rimane in modalità squalo, Marras rimane imprendibile per chiunque e al 39’ serve di nuovo Mancuso, che gira dal dischetto col destro, ben smarcato, ma la manda alta. Per il Padova i guai aumentano al 41’: Calvano si fa male e deve entrare Cappelletti. In chiusura di tempo, l’episodio thrilling che potrebbe riaprire il match: Mbaye si inserisce sulla destra per il servizio al centro, trova la deviazione di Scognamiglio che alza un campanile, Capello la gira al volo dal limite piccolo, un’altra deviazione di Ciofani spiazza Fiorillo ma manda la palla sul palo, poi c’è il rimbalzo sulla linea e il salvataggio in extremis di Scognamiglio, che spazza tra le proteste degli ospiti. L’arbitro non assegna il goal e fischia l’intervallo.

Se il Pescara rientra in campo all’attacco, altrettanto scucita rimane la trama difensiva abruzzese: al 51’, Pulzetti riesce a calciare dalla lunetta e a fare la barba al palo destro. Memushaj prova a scuotere i suoi con una bordata dalla distanza al 60’, ma Minelli neutralizza in corner. L’albanese ci riprova, 2 minuti dopo, confezionando un assist al bacio per Mancuso, che incorna sul cross da 2 passi ma la mette fuori di un pelo, divorandosi il match ball. Intenzionato a chiuderla prima possibile, la squadra di Pillon alza i giri ed anche Monachello si presenta al tiro, al 68, imbucato da Mancuso con un loob a centro area: sterzata per liberarsi di Trevisan e tiro, Minelli ribatte, l’attaccante riprova di controbalzo ma la manda fuori. La coppia ci riprova, sul versante opposto, al 72’: verticale precisa, altrettanto l’inserimento ma Monachello sbaglia ancora bersaglio. Il Padova sembra aver mollato la presa; invece, al 79’, Cappelletti si lancia come ariete su corner, il tuffo è talmente virulento che fa già gridare al goal, ma Fiorillo si esalta nel riflesso e smanaccia la palla sopra la traversa. Il finale rievoca i fantasmi dell’andata, quando il Pescara gettò il doppio vantaggio in 2 minuti: Pillon prova a scacciarli con Capone per Monachello e Bruno per Memushaj. Senza paura, gli adriatici la chiudono in attacco, con Brugman che cerca la firma personale, invitato da Marras a destra, e costringe il portiere avversario a salvare l’angolino basso con un grande intervento all’89’. Non c’è più margine, però, e i 3 punti vanno alla squadra di Pillon.

Terzo risultato utile e seconda vittoria consecutivi, e Mancuso in doppietta. Il Pescara, dopo un lungo patire, torna e si conferma, al netto di alcune occasioni rischiose. A certificarlo è l’esultanza corale a fine partita, accolta dai cori e dagli applausi ritornati ad echeggiare in curva nord. E la classifica parla la stessa lingua: terzo posto, con il secondo a un solo passo, mentre la stagione entra seriamente nel vivo.

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