Il Teramo Calcio resta a Piano D’Accio: stretta di mano tra Campitelli e Cantagalli

tecalcio_stadioTeramo. E alla fine, pace fu! Luciano Campitelli e Sabatino Cantagalli, presidente del Teramo Calcio il primo, gestore dello stadio di Piano D’Accio il secondo, possono finalmente stringersi la mano, dopo anni di incontri e scontri. A fare da “paciere” tra i due, il sindaco Maurizio Brucchi, che ha definito quella di oggi “una bella giornata”.

Motivo di tanta gioia è l’accordo raggiunto tra i due, in base al quale, è ufficiale, il Teramo Calcio giocherà a Piano D’Accio anche il prossimo anno. La concessione del campo è legata al pagamento di una cifra fissa (che rimane top secret) e ad una somma che varia a seconda degli introiti pubblicitari, che saranno ripartiti al 50%. Il Comune, dal canto suo, concederà l’utilizzo di superficie per l’installazione di un impianto fotovoltaico da 400mw sopra le pensiline, per ridurre le grosse spese legate ai consumi. “Credo sia un accordo corretto” ha commentato Campitelli “non ne potevo più di questa storia. Noi vogliamo solo fare calcio”. Tira un sospiro di sollievo anche Sabatino Cantagalli: “Sappiamo tutti che il nostro stadio è un gioiello, ma c’è anche un gestore che da dieci anni soffre come un cane, perchè i costi da sostenere sono troppo alti. E’ giusto, quindi, mettere fine a questa storia”. Non sono mancate le frecciatine del sindaco a quello che sembra essere il suo di “nemico”, Francesco Mastromauro (“sapevo che si dedicava solo alla palestra, invece ho scoperto che da qualche tempo a questa parte legge Verga”). E, tra una stoccata e l’altra, ha lanciato un concorso di idee aperto a tutta la città per la scelta del nome da dare al nuovo stadio. “Non lo scelgo io perchè altrimenti mi accusano di fare un altro colpo di mano” conclude ironico Brucchi. Il riferimento? Mastromauro ovviamente.

 

Marina Serra

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