Giulianova. Ultimo impegno del girone di andata per il Giulianova che domani al Fadini affronta il Catanzaro, squadra in lotta per la promozione in Prima Divisione, al terzo posto in classifica e con una partita da recuperare contro la Vigor Lamezia. Per la formazione di Tiziano De Patre l‘obiettivo è quello di fare risultato per arrivare al giro di boa con un buon bottino di punti, in attesa peraltro della penalizzazione che potrebbe arrivare prima della ripresa del campionato, l’8 gennaio prossimo, quando il Giulianova renderà visita all’Aprilia per la prima di ritorno.
Sulla gara di domani, il tecnico giuliese scioglierà tutti i dubbi sulla formazione solo poco prima di scendere in campo. Deve infatti valutare le condizioni di D’Aniello e Della Penna.. D’Aniello è tra i convocati ma probabilmente sarà costretto a saltare la sfida contro i calabresi e al suo posto, in cabina di regia, verrà utilizzato D’Alessandro al rientro dopo aver saltato la trasferta contro l’Ebolitana perché appiedato dal giudice sportivo. Della Penna, invece, non figura nell’elenco dei convocati perché ieri sera, intorno alle 19, mentre era alla guida della sua auto è stato tamponato, riportando problemi fisici. Questa mattina è stato sottoposto ad accertamenti. In attacco De Patre è intenzionato a puntare sulla coppia Morga-Picone, con Bontà e Giustini a centrocampo, con Carbonaro sulla fascia. Questo significherebbe che in difesa il trainer giallorosso può affidarsi ad una diga di esperienza con Zoppetti e Terrenzio centrali, Bruno e Testoni sugli esterni. Il Giulianova dovrà vedersela dunque con una squadra ben organizzata tatticamente. Lo scorso anno i calabresi terminarono all’ultimo posto e retrocessero in serie D, per poi essere ripescati dopo la cancellazione del Pomezia. In estate, la Lega aveva inizialmente escluso il Catanzaro, riammesso in Seconda Divisione dagli organi di giustizia ordinaria, con una composizione del girone a 21 squadre. I giallorossi ospiti saranno seguiti da una 40ina di tifosi calabresi che hanno deciso di affrontare la lunga trasferta seppur privi di biglietto d’ingresso.
