Il Pescara cade anche a Roma: non basta la reazione

Roma (4-2-3-1): Szczesny; Bruno Peres, Ruediger, Fazio, Emerson; Gerson (71’ Gerson), Strootman; Salah (91′ Vermaelen), Nainggolan (63’ De Rossi), Perotti, Dzeko. In panchina: Alisson, Crisanto, Juan Jesus, Marchizza, Seck, De Rossi, Totti, Soleri,Iturbe. Allenatore: Luciano Spalletti

Pescara (3-4-2-1): Bizzarri; Vitturini (46’ Verre), Zuparic, Biraghi; Zampano, Memushaj, Brugman, Crescenzi; Benali (77’ Cristante), Pepe; Bahebeck (4’ Caprari). In panchina: Fiorillo, Maloku, Forte, D’Angelo, Muric, Pettinari, Mele. Allenatore: Massimo Oddo

Reti: 7’ e 10’ Dzeko, 59’ Memushaj, 70’ Perotti (rig), 73’ Caprari

Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia (Longo-Paganessi/Passeri/Celi-Manganiello)

Ammoniti: Biraghi, Rudiger, Nainggolan, Emerson, Zuparic, Caprari

Il posticipo all’Olimpico contro la Roma e l’ardua occasione per il Pescara di redimersi da cinque sconfitte consecutive. Raffica di assenti e con quattro partite a secco di goal, Oddo punisce e non convoca Manaj per gli scontri in allenamento con Fiorillo e rivoluziona l’attacco con Bahebeck, recuperato dal lungo infortunio, davanti a Benali e Pepe. Spalletti ha l’opportunità di recuperare sulla Juve ma deve rinunciare a Paredes, fermato da una distorsione alla caviglia: Gerson dall’inizio, Emerson sulla fascia sinistra, Dzeko centravanti supportato da Salah, Perotti e Naingolan.

Nemmeno 2 minuti di gioco e Bahebeck risente dell’infortunio alla coscia non del tutto guarito, e tocca a un Caprari non al top fare da toppa alla coperta corta di Oddo. Ma i buchi più grandi sono quelli nella concentrazione dei biancazzurri: una palla gettata malamente indietro dalla mediana, al 5’, viene recuperata da Dzecko per mandare in velocità Salah, l’egiziano si invola, supera l’uscita di Bizzarri ma si fa recuperare in extremis dalla difesa. La Roma spinge sul gas e, un minuto dopo, guadagna il primo corner: sulla battuta, la difesa adriatica dorme, Pepe liscia di testa e sul cross di Perotti arriva Dzecko in velocità, Biraghi non lo tiene e il bosniaco la mette dentro in scivolata. 1-0. Nemmeno il tempo per il Delfino di riprendersi dallo shock e il copione si ripete al 10’: Perotti disegna un cross delizioso dalla sinistra, Zuparic sbaglia a piazzarsi sulla linea dell’offside e si perde nuovamente Dzecko, che si stacca millimetricamente dalla linea e la deposita in rete da due passi. 2-0. Senza più niente da perdere, il Pescara prova a reagire con Pepe e Benali: rapidissimo il giro palla per far breccia nella retroguardia di casa, il libico arriva al 22’ al tiro in corsa dal dischetto ma per Szczesny nessun problema. Beghe molto più grandi per Bizzarri, bersagliato dai cannoni di Nainggolan: miracoloso il volo dell’argentino al 27’ per alzare la sfera sopra la traversa con una mano sul tiro dal limite. Il pericolo maggiore, però, rimane la coppia Perotti-Dzecko: samba sulla fascia e cross dell’ala argentina al 45’, il centravanti raccoglie di testa ma la manda alta da zero metri. All’intervallo si va con il Pescara che cresce quanto a determinazione, dopo l’incubo iniziale, e la Roma in modalità relax: la partita resta aperta.

Oddo rientra in campo con Verre al posto di Vitturini e il frustino per spronare oltremodo in avanti i suoi ma lo stallone è nella scuderia di Spalletti ed è Dzecko, che al 7’st arriva in volata a colpire l’esterno della rete lanciato da Salah sulla sinistra. Degna, comunque, la risposta di Pepe sul rovescio di fronte: Caprari lo serve rasoterra dalla destra, l’ex Juve cerca il primo palo in tackle ma il portiere giallorosso si trasforma in muro. La nuova disposizione degli abruzzesi funziona: al 12’st va Memushaj in fuga fino al fondo per scaricare a Verre, il neo-entrato brucia la difesa e spara a botta sicura, trovando ancora un super-Szczesny ad opporsi. L’insistenza biancazzurra premia e, al 15’st, un’ottima azione in sovrapposizione sulla corsia destra porta Memushaj al mancino diagonale dal limite che non lascia scampo al portiere polacco. 2-1. Per chiudere nuovamente la gara, Nainggolan replica con lo stesso tiro dopo 3 minuti e manca il palo poco. Svanisce la rilassatezza romanista e anche Perotti torna a spingere: al 24’st si tira dietro Crescenzi sulla porzione destra dell’area e lo costringe al fallo, guadagnando un rigore che trasforma personalmente per il 3-1. Recuperato il doppio vantaggio, Spalletti lascia spazio anche a Totti, ma il Pescara accorcia nuovamente al 28’st: traversone dalla sinistra, Memushaj salta nella mischia e la tocca all’indietro, sulla lunetta accorre Caprari che la manda nel sacco di potenza, con tutta la rivalsa dell’ex. 3-2. Il finale diventa emozionante: Totti, al 30’st, cerca la rete direttamente da calcio d’angolo, Bizzarri deve immolarsi per coprire l’angolino alla base del primo palo. Il Pupone illumina e, al 37’st, manda Salah a girare un destro velenoso che Bizzarri sventa solo con un tuffo felino. La Roma si fa grande al 38’st: ancora Totti per la profondità di Salah che accentra sul limite, Dzecko fa velo per la corsa di Strotman, sinistro esplosivo dell’olandese e Bizzarri deve volare nuovamente. A cercare l’impresa, gli ultimi minuti sono tutto forcing pescarese: De Rossi perde palla, Caprari monta rapidamente sulla trequarti e apre per Verre che arriva alla conclusione in area, smorzata in corner dal recupero dello stesso De Rossi. Recupero da 3 minuti che la Roma vive col patema, ma alla fine la spunta in thrilling.

Bella davvero la reazione del Pescara, ottima nel cambiar pelle con l’assetto della ripresa, ma la totale debacle dei primi minuti è testimone dell’incompletezza di un’orchestra che potrebbe fare sinfonia. Praticamente a segno su ogni occasione creata, al contrario di quanto solitamente accade, la squadra di Oddo paga pesante dazio sugli ennesimi errori difensivi e non può, così, sfruttare il calo tensivo della Roma, seppur nettamente superiore per organico e tecnica. A conti fatti, comunque, rimangono zero punti e un’altra mezza impresa sfiorata. Vittorie sul campo nessuna e le sconfitte in sequenza diventano 6.

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