Giulianova, a rischio l’iscrizione al prossimo campionato di Seconda Divisione

presidente_giulianova_calcio_dario_dagostinoGiulianova. Con la salvezza ormai in tasca, è tempo di iniziare a pensare al futuro in casa Giulianova. Sabato prossimo i giallorossi affronteranno al Fadini la Giacomense e in caso di vittoria la permanenza in Seconda Divisione sarebbe matematica con due giornate di anticipo oppure con una sconfitta della Villacidrese nello scontro diretto di San Giovanni Valdarno, contro la Sangiovannese.

Il futuro giallorosso però appare plumbeo perché il presidente Dario D’Agostino non se la sentirebbe di portare avanti la società da solo. O meglio, se la situazione dal punto di vista societario o degli aiuti da parte del mondo imprenditoriale locale dovesse restare identica a quella attuale, il prossimo campionato del Giulianova potrebbe essere ancora una volta di sofferenza. Non solo, ma sarebbe a rischio persino l’iscrizione alla Seconda Divisione. Insomma, si rischia di ripartire dai dilettanti, dalla Promozione. Questo significherebbe perdere tutti i pezzi pregiati che si sono messi in mostra in questa tribolata stagione.

A cominciare dal bomber Margarita, odiato al suo arrivo in giallorosso per aver indossato la maglia del Teramo, osannato oggi per i suoi 13 gol pesanti finora messi a segno con quella del Giulianova e che sono valsi la salvezza. Margarita, in scadenza di contratto a fine maggio, vorrebbe restare. Ma D’Agostino, che dovrebbe già iniziare a pensare alla programmazione della prossima stagione, prende ancora tempo. E quando lo trova più un bomber del calibro di Margarita. Non va dimenticato che il Giulianova nelle ultime stagioni ha sempre sofferto la carenza di un attaccante di razza. Per fare cassa il presidente è pronto a cedere Rinaldi (lo vuole il Foggia), Testoni che è esploso nel ruolo di terzino destro e qualche altro giovane interessante del vivaio locale.

Insomma, alla fine questa squadra, che con mister Di Meo e i giusti innesti ha una media punti da play off, verrebbe completamente smantellata. E pensare che con 3-4 innesti potrebbe il prossimo anno lottare per le alte posizioni di classifica. Il tecnico pugliese è pronto a restare ma ha già lasciato intendere che vuole carta bianca, ovvero che dovrà essere lui a fare la squadra. Di Meo è un motivatore, ha dato gioco al Giulianova e poi piace anche ai tifosi per il suo carattere sanguigno. Se va via Di Meo da chi si ripartirebbe? Secondo indiscrezioni potrebbe essere Dario Di Giannatale il prossimo allenatore del Giulianova. Al momento sono voci. C’è poi un settore giovanile da riorganizzare a dovere. Se venisse a mancare anche il settore giovanile, per il Giulianova sarebbe davvero la fine. Ma davvero c’è chi vuol far morire il calcio a Giulianova?

Lino Nazionale

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