Pescara inarrestabile: Novara archiviato, ora in finale con il Trapani

Pescara (4-3-2-1): Fiorillo; Zampano, Campagnaro (72’ Vitturini), Fornasier, Crescenzi; Verre (54’ Selasi), Bruno, Benali; Pasquato; Lapadula, Caprari (48’ Verde). In panchina: Aresti, Zuparic, Acosta, Torreira, Mitrita; Cappelluzzo. Allenatore: Massimo Oddo.

Novara (4-2-3-1): Da Costa; Dickmann, Mantovani, Vicari, Dell’Orco; Casarini (82’ Corazza), Buzzegoli; Lanzafame (70’ Adorjan), Faragò, Gonzalez; Galabinov (62’ Evacuo). In panchina: Pacini, Ludi, Garofalo, Bolzoni, Viola, Schiavi. Allenatore: Marco Baroni.

Reti: 1’ Lapadula, 34’ Pasquato, 45’ Zampano (a), 73’ Buzzegoli, 80’ e 93′ Verde

Arbitro: Rosario Abisso di Palermo (Di Iorio-Liberti)

Ammoniti: Mantovani, Casarini, Zampano

Davanti a 20mila spettatori, anche con la finale praticamente in tasca, Oddo si gioca il ritorno di semifinale contro il Novara schierando l’attacco pesante: Lapadula e Caprari supportato da Pasquato. Orfano di Memushaj, a centro campo si tiene buono in panchina Torreira e schiera Bruno. Baroni ritrova Dickmann sulla corsia destra, dopo la squalifica, ma deve schierare Vicari davanti a Da Costa a causa della squalifica di Troest. Per sperare di vincere con l’obbligo di 3 reti di scarto, però, se la gioca in attacco con Galabinov dal primo minuto, l’unico in grado di mettere in difficoltà i biancazzurri all’andata.

Speranze novaresi che durano 1 minuto e 44 secondi: Pasquato verticalizza, Mantovani e Vicari si fanno sorprendere dalla precoce azione e si fermano, Lapadula entra nel vuoto, controlla di petto a centro area e fulmina Da Costa con il destro. 1-0. Prova a riprendersi subito dalla shock la squadra piemontese, che si presenta al cospetto di Fiorillo un minuto dopo con Galabinov, pericolosa la sua incursione la è facile la presa centrale per il portiere. Il bulgaro ci riprova al 6’ girando di testa sul traversone dalla destra di Faragò, difesa nuovamente rilassata ma la conclusione esce di un metro. Ma il Delfino punta al dominio assoluto: al 9’, Caprari addomestica col petto un campanile e spara un siluro dai 35 metri che spacca in due la traversa e rimbalza sulla linea bianca. L’assalto continua, dopo un’incornata mandata larga da Lapadula, con un destro velenoso di Pasquato al 16’, fuori di pochissimo alla destra di Da Costa. I piemontesi rispondono, stentando, al 20’: apre Lanzafame d’esterno, dalla destra si inserisce Gonzalez che inquadra la porta ma trova la deviazione in corner. La squadra di Oddo non si scompone e continua ad attaccare a testa alta, chiudendo il sipario al 34’ con un’azione corale: Lapadula allarga radente a destra per Benali, Dickman interviene in tackle ma non ferma il libico che vede arretrato Pasquato e lo serve sul dischetto, l’attaccante scuola Juve carica il destro al volo e mette all’angolino il 2-0. Delfino mai pago a caccia del tris al 37’: Pasquato scodella per Lapadula che scarta Da Costa in uscita, finisce defilato ma cerca ugualmete il pallonetto, la doppietta, però, gli viene negata dal recupero di un difensore che salva, di testa, sulla linea. Il Novara non molla ugualmente e al 45’, Faragò fa partire il lancione disperato per Lanzafame, l’attaccante parte in fuorigioco ma Zampano lo insegue ugualmente e, anticipandolo, batte involontariamente Fiorillo di petto per il 2-1 prima dell’intervallo.

Rischiando di uscire solo perdendo con un 2-5, Oddo passa ad amministrare le risore in chiave finale e, in apertura di ripresa, sostituisce Caprari con Verde e Verre con Selasi. L’orgoglio della squadra di Baroni, trascinati da Lanzafame, non demorde e, al 10’st, l’ex Samp si avventa di testa sul cross di Gonzalez, costringendo Fiorillo all’intervento in distensione. L’attaccante ritenta un minuto dopo, dribblando difensori a raffica, Fiorillo ancora pronto ad opporsi con una mano, non altrettanto reattivi gli attaccanti ospiti a ribadire. L’insistenza premia ugualmente e, al 27’st, Buzzegoli controlla e sgancia il destro da fuori, non ci spera troppo eppure Fiorillo la tocca in volo senza riuscire a stopparla e la palla ballonzola in rete per il 2-2. Una falsa illusione, il Pescara si riprende immediatamente il pallino e il vantaggio al 35’st, con una furbata pazzesca di Lapadula: mister 29 reti galleggia sulle spalle di Vicari per prolungare di testa un lancio chilometrico, inventa così il contropiede per Pasquato che la mette al centro per Verde, talmente rimasto solo che ha tutto il tempo di fintare a raffica su Da Costa e metterlo a sedere prima di depositare nella rete indifesa il 3-2. Non ci sta assolutamente a perdere la compagnie novarese: a 5 minuti dalla fine Buzzegoli dà ancora fuoco alle polveri dai 20 metri, ma Fiorillo non ne sbaglia più di uno e si protegge a doppia mano. I 4 minuti di recupero assegnati da Abisso sono buoni per la ola dell’Adriatico e per la doppietta di Verde, che scaraventa la sfera in rete dopo una cavalcata al 94′.

Inarrestabile, nonostante le due distrazioni, il Pescara archivia la pratica Novara con l’ennesima prestazione maiuscola. Ora, però, si fa sul serio: testa già alla finale di andata, contro il Trapani di Serse Cosmi, in programma lunedì 6 giugno; il ritorno in terra sicula venerdì 10, entrambe alle 20:30. Festa grande all’Adriatico e in città, ma gli amaranto sono ostici, temibili e meglio piazzati in classifica: a forte rischio la replica del destino beffardo dello scorso anno, quando, pur non avendo perso, le due finali dettero ragione al Bologna quarto e lasciarono il Pescara settimo in B.

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