Virtus Lanciano, i Maio si difendono: ‘Stiamo rifondando, non smobilitando’

Lanciano. “Il nostro è un mercato di rifondazione volto alla salvaguardia di un budget e di un bilancio come tutte le squadre di calcio fanno, ci saranno cessioni ed acquisti. Questa è la politica societaria, gente che andrà, gente che verrà”.

Così il vice presidente della Virtus Lanciano, Guglielmo Maio, nel corso di una conferenza stampa con al fianco la sorella Valentina, presidente del club, ha sintetizzato l’attuale momento del club, che negli ultimi giorni si è privato di giocatori come Piccolo (Spezia), Di Cecco (Catania), Pucino e Paghera (Avellino).

“Dobbiamo adoperarci affinchè la squadra si salvi sul campo, non siamo morti, non abbiamo mollato, ci mettiamo soldi, passione, vita, affetti e non siamo l’agnello sacrificale di nessuno. L’hanno fatto i più grandi prima di noi, non vedo perchè non possiamo farlo noi”, le parole del vice presidente del club.

“Se c’è qualcuno più bravo si faccia avanti. Gli anni possono andare bene o male, stiamo parlando di sport, si vince e si perde, la retrocessione o la vittoria fanno parte del gioco, non lo decido io. E comunque sono pronto a lottare fino alla fine per salvarci, la retrocessione per il Lanciano è il rischio più alto, un rischio ponderato.

Sono disponibile ad ascoltare qualsiasi proposta, ma al momento non ne è arrivata nessuna. Il Lanciano Calcio vive dei soldi nostri, siccome vogliamo dare autonomia ad ogni nostra azienda, vogliamo renderla il più possibile autonoma. Ci mettiamo la faccia, non permetto a nessuno che si sputi sulla mia famiglia a livello personale. La società non è malata, è sana, ha solo bisogno di restyling. Se i giocatori vanno via è perchè vanno a guadagnare di più”.

Maio ha anche annunciato l’arrivo di una penalizzazione per problemi di pagamenti entro i termini. “Sono cambiate le regole in corso, siamo andati lunghi con alcuni pagamenti e arriverà una penalizzazione di 1/2 punti”, ha detto il numero due del club.

Anche la sorella Valentina, presidente del sodalizio abruzzese, ha cercato di spiegare l’attuale momento della società chiedendo rispetto: “Non accetto più cose personali sulla famiglia, basta attacchi personali, vi prego. Non abbiamo cacciato nessun giocatore. Quello che hanno detto sono menzogne, ho detto loro di rimanere con me, ma loro hanno preso la strada migliore per loro e non li giudico. Questa società non ha mai cacciato nessuno, per noi potevano rimanere tutti. Abbiamo chiesto una mano (dilazione nei pagamenti, ndr) e non ce l’hanno data, ma ognuno è libero di fare come crede. Chiedo fiducia e rispetto per questa società, non la faremo fallire”.

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